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giovedì 7 marzo 2013

Mission impossible (di Marco Travaglio)


Ieri Bersani era chiamato al massimo sforzo per rendere almeno possibile la mission impossible di un governo Pd-M5S. E in un certo senso il suo massimo l’ha dato con gli 8 punti del “nuovo” programma. Purtroppo il suo massimo è molto meno del minimo che potrebbe consentire ai neoeletti del M5S di giustificare davanti ai loro

mercoledì 6 marzo 2013

Professione Riporter (di Marco Travaglio)


Ieri, da ben due articoli di Repubblica firmati da Maltese e Serra, abbiamo appreso che il Fatto tifa, anzi addirittura “gongola” per un governo Passera. Vorremmo rassicurare i lettori e gli amici Maltese e Serra. Passera ci è bastato e avanzato come ministro del governo Monti (tra ponte sullo Stretto, mancata asta sulle frequenze tv e indagini per frode fiscale), peraltro appoggiato ventre a terra da Repubblica che ora ci accusa

martedì 5 marzo 2013

Zero tituli (di Marco Travaglio)


C’è una sola corporazione più refrattaria della casta politica al cambiamento:  quella dei giornalisti. Ieri ci siamo muniti di microscopio elettronico alla ricerca di una qualche traccia della notizia pubblicata sabato dal Fatto: la denuncia, precisa e circostanziata, del procuratore del Trentino Alto Adige della Corte dei Conti Robert

giovedì 28 febbraio 2013

Gli ingrillati (di Marco Travaglio)


L’elettorato, come soggetto autonomo, non esiste: è un insieme di milioni di elettori, ciascuno dei quali vota con modalità, finalità e aspirazioni diverse da quelle degli altri. Per questo giudicare “gli italiani” tutti insieme secondo il soliti stereotipi è insensato e ridicolo. Eppure ogni tanto, per strana congiunzione astrale o scherzo del destino, la somma di tutte quelle modalità, finalità e aspirazioni sortisce un effetto che pare

martedì 26 febbraio 2013

L’amico del giaguaro (di Marco Travaglio)


La domanda era: riusciranno i nostri eroi a non vincere le elezioni nemmeno contro un Caimano fallito e bollito? La risposta è arrivata ieri: ce l’han fatta un’altra volta. Come diceva Nanni Moretti 11 anni fa, prima di smettere di dirlo e di illudersi del contrario, “con questi dirigenti non vinceremo mai”. Del resto, a rivedere la storia del ventennio orribile, era impossibile che gli amici del giaguaro smacchiassero il giaguaro.

domenica 24 febbraio 2013

Habebamus Nanni (di Marco Travaglio)


Tutti sanno che, secondo i sondaggi, i vincitori delle elezioni saranno due: il Pd di Bersani, che diventerà premier (Senato permettendo) e il M5S di Grillo, che calerà sul Parlamento con un centinaio e più fra deputati e senatori. Eppure venerdì, sui palchi dei due vincitori, si è assistito a due scene molto tristi anche se per motivi molto diversi. Mette malinconia vedere Grillo che caccia i giornalisti italiani: sia perché un leader

sabato 23 febbraio 2013

La foto di Fasano (di Marco Travaglio)


Non è un bello spettacolo quello immortalato dalla foto pubblicata da Panorama, che ritrae il già allora governatore della Puglia Nichi Vendola seduto al tavolo di un ristorante di Fasano (Brindisi) in compagnia di quattro pm pugliesi (Carofiglio, Pirrelli, Iodice, Bianchi) e due giudici (Manzionna e De Felice), oltre a una giornalista e al capo della Mobile di Foggia. Dopo la foto di Vasto, abbiamo la foto del pasto.

venerdì 22 febbraio 2013

Ricapitolando (di Marco Travaglio)


A due giorni dalle elezioni, si vanno chiarendo anche gli ultimi trascurabili dubbi sulle alleanze e i programmi delle principali forze in campo. Berlusconi, avendo annunciato il sorpasso del Pdl sul Pd, conta di tornare premier dopo aver detto che non farà più il premier, ma il ministro dell’Economia. Intende allearsi “con il Pd per cambiare la Costituzione”, proseguendo la proficua collaborazione già avviata nella Bicamerale e al

giovedì 21 febbraio 2013

Ubi Mirello, Mineo cessat (di Marco Travaglio)


Oggi tocca parlare di Corradino Mineo, direttore per 7 anni di Rainews24 all’insaputa dei più (il canale ha totalizzato nel 2012 il ragguardevole share medio dello 0,57%), ma non del partito (il Pd) che l’ha prima sponsorizzato in Rai e ora lo candida, nientemeno che come capolista al Senato in Sicilia. Il futuro statista ha chiuso la campagna elettorale a Enna con un imperdibile dibattito col locale ras Vladimiro Crisafulli, detto “Mirello”, che il mese scorso

mercoledì 20 febbraio 2013

Meno male che Adriano c’è (di Marco Travaglio)


A parte Ingroia, per la sua benedetta deformazione professionale, nessuno dei leader in lizza sembra cogliere l’importanza cruciale, decisiva, drammatica della corruzione che si è mangiata l’Italia. Una corruzione molto più grave e diffusa di questo o quel caso di tangenti che emerge dalle indagini giudiziarie.
Una corruzione che s’è fatta ambiente, atmosfera e ha contagiato ogni angolo della vita

mercoledì 6 febbraio 2013

‘Sto partito qua (di Marco Travaglio)


Anche se lui negherà sempre, pure sotto tortura, pare quasi che Massimo D’Alema legga Il Fatto. L’altro giorno ha detto che il Pd deve iniziare a fare campagna elettorale, mentre finora ha pensato di aver già vinto le elezioni e preferito parlare di alleanze dopo le urne e spartirsi i posti del futuro, sempre più immaginario, governo. È quello che scriviamo da due mesi. Se si domanda a un normale cittadino che cosa ricorda di

martedì 5 febbraio 2013

Wile Coyone (di Marco Travaglio)


Nel 2001 il sociologo Alessandro Amadori tentò di insegnare alla sinistra italiana come trattare B.: prenderlo sul serio quando sembra scherzare e ridergli dietro quando sembra fare sul serio. Non servì a nulla: ancor oggi, dopo vent’anni che lo conoscono (o almeno dovrebbero), i nostri strateghi fanno l’opposto. Che è esattamente quello che lui spera che facciano: continuano pervicacemente a cadere sempre nella stessa

giovedì 31 gennaio 2013

Falconi e avvoltoi (di Marco Travaglio)


Conosco Antonio Ingroia da 15 anni e non l’ho mai sentito paragonarsi a Falcone o a Borsellino. Semplicemente gli ho sentito ricordare due dati storici: nel 1988, neomagistrato, fu “uditore” di Falcone; poi nell’89 andò a lavorare alla Procura di Marsala guidata da Borsellino, di cui fu uno degli allievi prediletti.
Nemmeno l’altro giorno Ingroia s’è paragonato a Falcone. S’è limitato a ricordare un altro

mercoledì 30 gennaio 2013

Alta strategia (di Marco Travaglio)


La notizia sensazionale è che le partite, per vincerle, bisogna giocarle. Mai visto nessuno che tenti la fortuna al Totocalcio senza acquistare e compilare la schedina, o alla Lotteria senza comprare il biglietto. Invece il Pd s'era illuso di vincere le elezioni senza fare campagna elettorale. Un paio di colpi d'immagine – il ritiro di D'Alema e

mercoledì 23 gennaio 2013

Mastro Olindo (di Marco Travaglio)


La svolta giustizialista del Pdl, opportunamente stigmatizzata da Nick Cosentino e Insaputo Scajola, sta seminando il panico nei migliori circoli della mala. Se un onesto pregiudicato, un irreprensibile avanzo di galera, un mafioso come Dio comanda non può più rifugiarsi nemmeno chez B., se insomma il Partito dei Latitanti rinuncia ai valori fondanti e diventa all’improvviso il suo contrario senza un’ombra di dibattito

domenica 30 dicembre 2012

Le Agendine (di Marco Travaglio)


Il nostro giornale continua a pubblicare, in beata solitudine, notizie che farebbero enorme scandalo in qualunque altro paese, e persino in Italia se riguardassero Berlusconi. Invece riguardano il governo Monti, dunque tutti zitti e mosca. La prima è il gentile omaggio ai Benetton e Palenzona col contorno d Gemina e banche

venerdì 7 dicembre 2012

Non spetta di omettere (di Marco Travaglio)


Da quando la Consulta ha stabilito che “non spetta alla Procura di Palermo di valutare” le intercettazioni Mancino-Napolitano né “di omettere di chiederne l’immediata distruzione”, nelle Procure e nelle polizie giudiziarie di tutt’Italia regna il terrore:

mercoledì 5 dicembre 2012

Modernariato (di Marco Travaglio)


L'antipasto di quel che ci attende alle prossime elezioni è andato in onda l’altroieri, sul tardi. Bruno Vespa, sotto la scritta cubitale “Esclusiva Porta a Porta”, intervistava Bersani con lo stesso umido trasporto con cui 20 anni fa, già piuttosto avanti negli anni, cinguettava sottobraccio a Forlani, 13 anni fa immortalava D’Alema intento a

sabato 17 novembre 2012

La leggenda del santo Briatore (di Marco Travaglio)


Briatore, visto da vicino nello studio di Servizio Pubblico, è veramente adorabile. Ha un processo per un’evasione fiscale da 5 milioni e tuona contro il “fisco Dracula che succhia soldi ma non restituisce nulla” (li succhia agli altri, ovviamente). Porta occhiali da sole azzurrini, un doppiopetto modello Chicago anni 30, un paio di babbucce bicolori davvero

venerdì 26 ottobre 2012

L’Eroe dei due Monti (di Marco Travaglio)


Ma sì, dai che l’abbiamo capito: Napolitano vorrebbe tanto che Monti restasse al governo per sempre. In fondo l’ha partorito lui. E ora se lo allatta, se lo liscia, se lo pasce come un bel pupone che cresce bene, cammina precocemente, inizia anche a parlare. Purtroppo c’è un problema: quella maledetta cosa chiamata elezioni.