martedì 5 febbraio 2013

E ridurremo la spesa pubblica (di Rita Pani)


Vivo il mio scrivere quasi come un’umiliazione; è così banale quel che metterò su questo foglio, che mi piange il cuore.
C’era altro di più ridicolo ed oltraggioso, nel discorso choc di quel tizio impresentabile, che la gran cazzata sulla restituzione dell’IMU – in contanti. C’era l’affermazione che recitava pressappoco così: “Abbasseremo le spese dello stato.” Mi conservo pura, e per un attimo ho sperato che qualcuno, un giornalista, un politologo, un cretino qualunque balzasse in piedi

Wile Coyone (di Marco Travaglio)


Nel 2001 il sociologo Alessandro Amadori tentò di insegnare alla sinistra italiana come trattare B.: prenderlo sul serio quando sembra scherzare e ridergli dietro quando sembra fare sul serio. Non servì a nulla: ancor oggi, dopo vent’anni che lo conoscono (o almeno dovrebbero), i nostri strateghi fanno l’opposto. Che è esattamente quello che lui spera che facciano: continuano pervicacemente a cadere sempre nella stessa

PROMESSE BUFALA? VISTO, SI STAMPI (di Furio Colombo)


Accade questo. In piena campagna elettorale, l’ex primo ministro, rimosso d’urgenza, anche su richiesta europea e americana, annuncia che restituirà l’intera tassazione Imu versata dagli italiani non evasori, e lo farà in contanti o direttamente sui conti correnti dei cittadini. L’intento della corruzione, in questa proposta, è evidente. Berlusconi non discute la tassa,

Berlusconi, sessanta miliardi di sciocchezze


Quanto vale la “proposta shock” di Berlusconi? Probabilmente non meno di 60 miliardi di tasse in più sul lavoro, la proroga del blocco dei salari nel pubblico impiego e la rinuncia a nuovi investimenti. Ma avrà effetti anche sulla credibilità del nostro paese. E di conseguenza sullo spread.

I NUMERI DELLE PROMESSE
Quanto vale la “proposta shock” di Silvio Berlusconi? Probabilmente non meno di 60 miliardi