giovedì 27 settembre 2012

Sentenza vintage (di Marco Travaglio)


Un giorno un vecchio giudice della Corte d’Assise di Torino aprì il processo a un imputato di omicidio con queste parole: “Fate entrare l’assassino”. Naturalmente la difesa lo ricusò all’istante e il processo ripartì davanti a un altro presidente. Purtroppo la Corte costituzionale non è ricusabile, anche perché non ne esiste un’altra che

C'è un altro appello da firmare ... fa rima con vai a cagare (di Rita Pani)


Questa volta no, non firmerò l’appello per avere una legge contro la corruzione. Il decreto anti corruzione giace nel Parlamento italiano da tempo immemorabile, rimandato per volere del pdl – il partito che la corruzione, già endemica in Italia, l’ha istituzionalizzata portando la

Processo Dell’Utri, da Palermo alla Boccassini


ACCUSATO DI ESTORSIONE. LA CASSAZIONE DECIDE CHE LA COMPETENZA TERRITORIALE È DI MILANO, DOPO 10 ANNI DI INDAGINI IN SICILIA

Palermo
Sei mesi fa ha decretato che Marcello Dell’Utri è stato un attivo intermediario tra Silvio Berlusconi e gli interessi di Cosa Nostra. Oggi la Cassazione torna sui suoi passi, ricorda

Berlusconi disperato richiama anche Tremonti (di Sara Nicoli)


L’EX MINISTRO DELL’ECONOMIA RINGRAZIA, MA NON TORNA SUI SUOI PASSI. E AL PDL MANCA UNA FACCIA CREDIBILE PER LE ELEZIONI

Il momento più forte è stato quando Silvio Berlusconi, davanti ad Angelino Alfano, La Russa, Gasparri, Verdini e Cicchitto, ha alzato il telefono e ha detto: “Giulio, siamo tutti qui! Se torni

Regioni - Allarme tra i governatori: adesso tagliamo tutto


LE PROPOSTE DEI PRESIDENTI DI REGIONE AL GOVERNO: VIA 300 CONSIGLIERI, TRASPARENZA E CONTROLLO. FORSE UN DECRETO

Presi dal dubbio di non riconoscere qualcuno dei presidenti di Regione meno noti alle cronache, i giornalisti fermano qualunque uomo di mezza età in giacca e cravatta esca dal palazzo romano di via Parigi, dove si sta tenendo la conferenza dei governatori. E non tutti la

“Sono un primario, mi pagano per non lavorare” (di Rita Di Giovacchino)


Sprechi kafkiani

“Adesso me ne posso andare dall'Italia, la Polverini non c'è più, non ho neppure l'alibi di restare per non dargliela vinta. L'unica cosa che mi fa rabbia è che, con quello che personaggi come Fiorito spendevano per una cena, io potevo pagare un anno di stipendio ai due assistenti che se ne sono andati”. È una storia kafkiana di intoppi burocratici e

SORPRESA LA POLVERINI SI DIMETTE SOLO IN TV (di Eduardo Di Blasi)


NON SE NE VA

Ancora nessuna comunicazione ufficiale. Resta in carica e ne approfitta per sistemare altri fedelissimi. E da qui alle elezioni sarà lei a gestire ciò che resta del patrimonio della Regione Lazio spolpato dai partiti

Ieri hanno raccolto le proprie cose alla Pisana gli 88 dipendenti tagliati dal consiglio regionale

RADIO LONDRA NON GRACCHIA PIÙ (di Carlo Tecce)


Ferrara vuole rinunciare al programma su Rai1. Ora deve trattare l’uscita

Qui Radio Londra, pillola digestiva all’ora di cena, dieci minuti di monologo quotidiano su Rai1, non resiste ai tecnici in Rai. Più spietati di una guerra mondiale. Giuliano Ferrara non voleva stirare una missione ormai fallita per la terza stagione consecutiva, e forse non lo