Il punto di partenza sono le “vacanze di gruppo” che Formigoni trascorre ogni anno fra i Caraibi e la Costa Smeralda, “come tutti gli italiani” tranne gli “sfigati” giornalisti che raccontano le sue ferie a sbafo per pura invidia. Ieri Carla Vites, ciellina, moglie di Antonio Simone, ciellino, ex assessore alla Sanità arrestato ai tempi di Tangentopoli e riarrestato l’altro giorno col faccendiere Piero Daccò, ciellino pure lui, ha scritto al Corriere per fare gli auguri di compleanno al consorte
venerdì 20 aprile 2012
IN MORTE DI UN PARTIGIANO
A DOMANDA RISPONDO
Caro Colombo, giorni fa è morto a Parigi un grande, vecchio leader della Resistenza francese, Raymond Aubrac (97 anni). Nella foto che vedo sui giornali francesi la bara, portata da militari in alta uniforme, è seguita dai familiari e dal presidente Sarkozy. Ho pensato: ecco un Paese normale, in cui la Storia non si tocca e la destra è dentro, non fuori (ed estranea e nemica) dal comune passato del Paese.
Armando
Caro Colombo, giorni fa è morto a Parigi un grande, vecchio leader della Resistenza francese, Raymond Aubrac (97 anni). Nella foto che vedo sui giornali francesi la bara, portata da militari in alta uniforme, è seguita dai familiari e dal presidente Sarkozy. Ho pensato: ecco un Paese normale, in cui la Storia non si tocca e la destra è dentro, non fuori (ed estranea e nemica) dal comune passato del Paese.
Armando
Grillo: Meglio evadere che dare i soldi a Monti
Show di Grillo a “Servizio Pubblico”. E a Di Pietro: “Vuole abolire i finanziamenti pubblici con un referendum pagato dallo Stato”
Grillo (Servizio Pubblico-video sotto) |
Airaudo (Fiom): “La Fornero venga in fabbrica”
Camusso sbaglia
"Il veto di Susanna alla Fornero? Secondo me è sbagliato. Non solo è bene che quel confronto sia fatto, ma è anche una bella conquista per i lavoratori che l’hanno voluto". Giorgio Airaudo, responsabile industria della Fiom pesa le parole. Ma si vede che non è contento dell’intervista con cui ieri al Corriere della Sera la segretaria della Cgil stigmatizzava il dibattito in fabbrica che lui invece ha fortemente caldeggiato: “La Fornero dalle tute blu? È una sfida – ha avvertito la segretaria della Cgil – all’Alenia non
Nasce un nuovo "Partito della Nazione"?
“OLTRE” IL PDL VERSO L’UDC: UNITI NELLA LOTTA PER UN SEGGIO
Bozza logo (diksa53) |
Crisi Mediaset: Niente frequenze e pubblicità in calo
MEDIASET TRASMETTE CATTIVE PREVISIONI
Bastano i tagli per non licenziare?
Pensate a una televisione che appare moderna a trent'anni, un po' rugosa, forse decaduta. Pensate a un'azienda che fattura miliardi e distribuisce milioni, spesso oltre le regole e oltre se stessa, ma che teme d'invecchiare povera. Pensate a Mediaset. E scoprirete che la soluzione è nel pizzone, sapore antico e ruggente . Il nastrone che il pioniere Silvio Berlusconi spediva fra Milano e Palermo, Torino e Trieste, per trasmettere in contemporanea e per ingannare le leggi.
É un simbolo che ritorna. Adesso che Cologno Monzese ordina di mandare i programmi in differita - mai più dirette per il
Soldi pubblici: Lega lingotti, Lavitola diamanti
IL FACCENDIERE AMMETTE DI AVER CHIESTO A B. 5 MILIONI DI EURO: “MA ERA SOLO UN PRESTITO”
I 70 diamanti di Lavitola e quei rapporti con Masi
Lavitola-Martinelli-Berlusconi |
Calderoli, affitto a spese del partito
PADANIA VISTA CUPOLONE
Mistero sulla villa con torretta. Casa Bossi, il tesoriere non dice chi paga
Quando si trattava di sbugiardare i contribuenti, l’allora ministro alla Semplificazione Roberto Calderoli era implacabile: “Staneremo chi mente sulla prima casa”, dichiarava bellicoso nel gennaio 2011. Con un giornale che tentava di metterlo in difficoltà cercando la sua abitazione romana, piagnucolava: “Vivo in un appartamento in affitto di 65 metri quadrati, in periferia”. Sarà anche di 65 metri l’appartamento in questione ma si fatica a definirlo “in periferia” e soprattutto non è mai stato pagato da lui.
Governo: Statali licenziabili
“STATALI, SI LICENZIA”
Il ministro Patroni Griffi: riforma del pubblico entro l’estate Fuori dal lavoro dopo due anni di mobilità
Nei tavoli di confronto con il sindacato, l'eventualità era finora passata solo per allusioni ma ieri, con un'intervista sul quotidiano Avvenire, il ministro della Pubblica amministrazione, Filippo Patroni Griffi, è stato netto: il governo licenzierà anche gli statali. Arrivando fino a dove non era arrivato Brunetta. Le forme saranno mediate, ovviamente, ma la sostanza resta e tutto quanto dovrà avvenire già entro l'estate. Il ministro vuole varare la sua riforma entro metà maggio e del resto, la riforma del Lavoro, che è già all'esame del Parlamento, è stata fatta in modo da recepire, all'articolo 2, una legge delega.
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