sabato 20 ottobre 2012

Lettera di un tangentaro (di Marco Travaglio)


Gentili presidente Monti e ministra Severino, chi vi scrive è un tangentista. Niente di speciale, per carità: un tangentista medio, come ce ne sono tanti, che tira avanti come può. Una mazzetta oggi, una domani. Una volta le toghe rosse mi han beccato mentre incassavo una

La verità è che il denaro non vale niente (di Massimo Fini)


Come hanno reagito le leadership occidentali alla crisi iniziata col tracollo dei ‘sub-prime’ americani del 2008, poi estesasi rapidamente in mezzo mondo e che peraltro bolliva rumorosamente in pentola da molto tempo (collasso del Messico, 1996, delle ‘piccole tigri’,

“Pervertion file”: gli abusi tra i boy scout (di Alessandro Oppes)


14.500 PAGINE ACCUSANO 1.247 RAPPRESENTANTI DELL’ASSOCIAZIONE STATUNITENSE

Scritta in rosso, in grande evidenza sotto il nome dell'organizzazione, nel logo dei Boy Scouts of America compare la dicitura “Youth Protection”, protezione della gioventù. Uno slogan all'improvviso smentito, e trasformato in imbarazzante contraddizione, dalla

L’ultima creatura Pdl: le Amazzoni azzurre (di Fabrizio d’Esposito)


NON C’È SOLO LA SANTANCHÈ: NEL “PARTITO DELL’AMORE” GUERRA DI DONNE PER TORNARE A FORZA ITALIA

Non solo Daniela Santanchè, che impugna lo spadone della rottamazione contro il Pdl. L’ultimissimo fronte bellico dell’ex partito dell’amore, precipitato nei sondaggi al 14 per cento, è la guerra scatenata dalle due amazzoni azzurre, le chiamano così a Palazzo Grazioli, Michaela Biancofiore e Nunzia De Girolamo, nostalgiche dell’immarcescibile spirito forzista del ‘94 e finanche ammiratrici del fenomeno Matteo Renzi. Al punto che ieri sera, la stessa Biancofiore è andata a sentire il sindaco di Firenze nella tappa di Bolzano del camper “Adesso”, ma è stata allontanata dallo staff renziano in quanto poco gradita.

Biancofiore - De Girolamo - Bernini - Ravetto
Torniamo al subbuglio provocato dalle amazzoni di B. La storia è questa, al netto dei veleni che girano tra Montecitorio e via dell’Umiltà, dove si trova la sede nazionale del Pdl a Roma. Le due parlamentari hanno aperto una chat con il nome Forza Italia su What’s App, applicazione per telefonini. Le discussioni sono vivaci. Iscritti e iscritte riconoscono solo il primato berlusconiano, non quello di Alfano e Cicchitto: Laura Ravetto, Batrice Lorenzin, Annagrazia Calabria, Giancarlo Galan, Catia Polidori, Antonio Martino, Giuseppe Moles, Isabella Bertolini. La notizia gira e tra i deputati maschi del Pdl si mormora di una riedizione di Forza Gnocca. Vengono aggiunti i nomi di Gabriella Giammanco, Barbara Mannucci, Fiorella Ceccacci Rubino (ex attrice di Tinto Brass), pure quello di Mariarosaria Rossi, deputata-assistente di un Cavaliere sempre più stanco e nero d’umore. Tra i malpancisti azzurri viene segnalato in avvicinamento anche il gigante Guido Crosetto, ma lui smentisce: “Con le amazzoni non c’entro nulla”. Piuttosto, le indiscrezioni lo vorrebbero candidato alle primarie del centrodestra, con il supporto della falange di avvocati dell’ex premier, tra cui Maurizio Paniz ed Enrico Costa. Caos su caos.

La chat diviene l’embrione della lista dello spirito del ‘94, con l’ambizione di attirare un Berlusconi sempre più nauseato dal Pdl. Il nome è “Fratelli d’Italia”, ma viene reclamato da altre aree del partito già esistenti. Il troncone forzista preclude a uno spacchettamento della creatura pidiellina: il movimento delle amazzoni, la lista della Santanchè, la bad company del Pdl con la nomenklatura attuale, gli ex An. Si vocifera anche di un gruppo parlamentare autonomo, da formalizzare dopo le regionali siciliane. La De Girolamo, però, ad Agorà su Raitre smentisce e sparge un po’ di veleno: “Questa cose le scrive Adamo perché Eva non ha il coraggio di parlare”. Chi è Adamo? Chi è Eva? Il crepuscolo del berlusconismo è crudelmente divertente. La deputata del Pdl (moglie di Francesco Boccia del Pd) si riferisce a un articolo uscito sull’Huffington Post edizione italiana che riprende alcune voci apparse già su Lettera 43: “Silvio Berlusconi dice sì al gruppo parlamentare delle sue belle. E loro preparano le pagelle su chi può entrare”. L’autore è Alessandro De Angelis. È lui Adamo in quanto compagno dell’ex ministra Anna Maria Bernini, indicata come l’Eva che “non ha il coraggio di parlare”. Una lotta feroce che non risparmia nessuno. E che fa altre vittime. Quando la voce su “Fratelli d’Italia” è di dominio pubblico, Annagrazia Calabria si cancella dalla chat Forza Italia, per via del suo legame politico con il segretario Angelino Alfano. Tutti contro tutti. Non solo Eva contro Eva (che è Adamo però). A questo spettacolo di auto-distruzione, il Cavaliere assiste con malcelato distacco. Il regista del bombardamento sul quartier generale dell’oligarchia del Pdl è lui. L’ammissione viene da una sua dichiarazione di ieri: “Il partito l’ho lasciato ad Alfano, ieri (giovedì, ndr) mi hanno costretto a fare una dichiarazione”. Stavolta, il riferimento è alla nota di Paolo Bonaiuti, portavoce di Palazzo Grazioli, che invita a non considerare la virulenza rottamatrice della Santanchè come espressione del Capo. La smentita di B. alla nota di Bonaiuti dà altra forza all’ex sottosegretaria vicina al Giornale di Sallusti: “Ho detto che bisogna azzerare e ripartire perché il Pdl è messo malissimo. Non è vero, forse?”. Una verità incontestabile. E la questione dell’eredità politica sta diventando un affare di donne.

Fabrizio d’Esposito - 20 ottobre 2012 -
Fonte: Il Fatto Quotidiano Pdf
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“Se vince il rottamatore lo espelliamo in 2 mesi” (di Wanda Marra)


Beppe Vacca, Istituto Gramsci

"Un partito nuovo? Mi sembra una castroneria che D’Alema non può aver detto. Perché se le primarie le vince Renzi si farà una lotta politica. Con un regolamento di conti in un congresso. È chiaro che un segretario della statura di Renzi il Pd lo espelle rapidamente".