sabato 26 maggio 2012

LA QUESTIONE È "SPINOZA"

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Pare incredibile battere la comicità dei politici, ma il blog fenomeno della rete ci riesce

"La sottrazione di soldi pubblici per l’istruzione del Trota è falsa. È palese che il fatto non sussiste”. Quando l’inverosimile si fa duro, i duri cominciano, anzi continuano, a fare satira. Nell’epoca post-berlusconiana il sarcasmo amaro non basta più. Più che la battuta
politicamente scorretta, che si dimentica dopo un attimo, oggi serve un luogo che funzioni da memoria collettiva dell’assurdo che è stato: “Leggi le battute, ridi, e poi inorridisci: Davvero hanno fatto questo!”: è questa, nelle parole degli autori, l’essenza del blog-fenomeno Spinoza.it  , da cui è appena nato il libro Spinoza. Qualcosa di completamente diverso (Aliberti editore). Si tratta di un almanacco degli ultimi dodici mesi, un anno d’oro per la satira, tra morte dei dittatori, fine del berlusconismo, inchieste sui partiti, rottamazione dei rottamatori. Gli autori sono Stefano Andreoli e Alessandro Bonino, che, assieme a una trentina di curatori, selezionano le battute inviate dai lettori, “circa mille al giorno”.
Le ragioni del successo di un blog che “raggiunge qualche milione di contatti al mese” stanno nel mix tra la battuta esilarante (“Ratzinger ha mostrato un’ampolla con il sangue di Wojtyla. È il segreto della sua fantastica sangria”), e quella che, insieme, fa gelare il sangue (“Ciao, sono don Marco e sono due settimane che non tocco un bambino”).

Bersagli particolarmente amati dagli spinozisti sono, oltre ai politici, la Chiesa, ma anche i giornalisti (“Sallusti vince il premio Hemingway: Per chi suona la panzana”) e le celebrieties (“Cagna adotta sei cinghiali. Ora la Jolie sta davvero esagerando”). Nessuno viene risparmiato. Né quando i protagonisti si ammalano o muoiono (“È morto Don Verzé. Su consiglio del commercialista”). Né quando succedono eventi sconvolgenti, come la strage di Oslo (“Strage di giovani laburisti a Utoya. Dimezzati i rischi di avere un Matteo Renzi norvegese”).

“La nostra satira è diversa da quella dei giornali, perché Internet ci permette di dire cose difficilmente pubblicabili altrove. Una battuta comeBerlusconi ha sempre combattuto la mafia. Spesso nascondeva le ciabatte a Mangano’ – raccontano – è un esempio di come si possa veicolare un messaggio senza avere guai”. Chi volesse tracciare un identikit politico dello spinozista doc deve però arrendersi: “Tutto quello che viene pubblicato è una sintesi delle nostre divergenze”.

LEGA NELLA BUFERA
Una tragedia se le sei sottovento”. Le accuse: “Sulla Lega Nord l’ombra della ‘ndrangheta. Ma anche viceversa”. Il punto è un altro, però: “Oggi tutti a dire che i leghisti sono ladri. Ma vi siete già scordati quanto sono stronzi?”. E gli investimenti a Cipro e in Tanzania? “Chissà Bossi cosa aveva detto”.

C’È CRISI
“Il passo del Vangelo su Erode è stato incluso nella manovra”. “Tua moglie, piuttosto che comprarti un regalo, te la darà”. “Mia nonna mi ha regalato un passamontagna”. “In tv trasmettono Mamma e il gommone”; “Nel calendario Pirelli c’è la Merkel”. “Fuggono i cervelli? No, gli stomaci”.

B. SI È DIMESSO!
(Sottofondo audio: tripudio di miccette). “Il berlusconismo è finito. Pubblicità”. Finalmente gli italiani possono sfogarsi. “Vergogna, hanno urlato allo specchio”. La caduta di B. “è come la laurea: l’hai desiderata per anni, ti ubriachi e il giorno dopo non sai che cazzo fare”. Numerosi però gli effetti positivi: “Mediaset congeda Fede: I soldi sono sul comodino”. Il premier è sempre più isolato (“stamattina è andato a farsi asportare due costole”), ma pensa a un film sulla sua vita politica: “Brivido quando si scopre che mamma Rosa è lui con la parrucca”.

LE MANOVRE
L’impatto sulle famiglie italiane sarà duro: “Cara, tu a quale figlio vuoi più bene?”. La Fornero piange: “Era la versione per non udenti”. Per fortuna arriva il contratto unico “Chi sarà il fortunato?”. Ma c’è chi si rivolta contro le misure: “Briatore: Tassare gli yacht sarebbe una vera idiozia. Spiegategli che tassano il proprietario dello yacht”. Soluzione per gli esodati: “I nati nel 1952 d’ora in poi saranno nati nel 1964”.

ALEMANNEIDE
Contro l’inefficienza del sindaco il buon senso dei cittadini: “La capitale è coperta dalla neve. “Aho’, e giratela ‘sta boccetta!”. Alemanno attacca la Protezione civile: “Non aveva precisato che la neve sarebbe arrivata dal cielo”. La protezione animali si appella agli uccelli: “Lasciate briciole di pane sui davanzali”.


SINISTRAMENTE
Trionfo di Pisapia e De Magistris. “Non mi sentivo così felice dall’invasione della Cecoslovacchia”. Il Pd reagisce con campagna di tesseramento. “Testimonial un panda”. D’Alema insiste “La politica che cerca un leader che comunica bene è superata”. Te lo auguro. Caso Lusi: “Nel bilancio della Margherita c’erano voci poco credibili. Tipo: festeggiamenti elettorali”.

DITTATORI
Dopo la morte di Gheddafi “c’è ottimismo per il futuro della Libia. Il nuovo dittatore non potrà essere così pacchiano”. Sulla cattura e la morte di Bin Laden “quindi da domani posso imbarcare lo shampoo nel trolley?”, si fa strada un’ipotesi fondata: “Tradito da un corriere. Così impara a ordinare il nuovo iPad”.

Elisabetta Ambrosi - 26 maggio 2012 -
Fonte: Il Fatto Quotidiano Pdf
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