BALDUZZI SMENTISCE LA SMENTITA
Questi benedetti tecnici si attirano grane e polemiche anche quando non hanno colpa. Ci si riferisce alla questione dei ticket sanitari, esplosa in faccia al ministro Renato Balduzzi. Cronaca: ieri il nostro ha pensato bene di fare una riunione con esperti e politici che si
occupano di sanità per illustrare una riforma del sistema dei ticket. Oggi, a parte gli esenti, si paga tutti uguali, mentre la proposta che dovrebbe essere inserita nel nuovo Patto della Salute 2012-2015 – andrà presentato entro ottobre – prevede una modulazione in base al reddito: o si paga il ticket al massimo fino al 3 per mille dei propri guadagni (ad esempio, 90 euro per 30 mila l’anno) oppure si stabilisce un sistema con sei scaglioni (esenti fino a 12 mila euro l’anno e da lì in poi ticket da 10 a 180 euro per i day hospital, da 10 a 200 euro per i ricoveri ). Gli introiti, secondo indiscrezioni non confermate, sarebbero quasi cinque miliardi nel prossimo biennio.
Renato Balduzzi |
È a questo fine, allora, che riportiamo alcuni dati di una ricerca del Censis diffusa giusto ieri: per il 58% degli italiani la spesa per la sanità (visite mediche, dentista, analisi e accertamenti diagnostici) è aumentata del 18% nel 2011 proprio grazie ai ticket su farmaci, visite mediche specialistiche, analisi e radiografie. Cosa succederebbe, quindi, con i nuovi ticket? Ne dà un’idea una ricerca del Ceis di Tor Vergata: se gli incassi aumenteranno di 2 miliardi, a legislazione vigente si impoveriranno 42 mila famiglie, con un’applicazione progressiva alla Balduzzi il numero si riduce a 7.500.
Certo, si parla sempre di creare nuovi poveri.
M.Pal. - 14 giugno 2012 -
Fonte: Il Fatto Quotidiano Pdf
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