giovedì 14 giugno 2012

“ARROGANTE E INCAPACE”: TUTTI CONTRO FORNERO

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Mozione di sfiducia di Idv e Lega Ancora in piazza esodati e giovani

"Eurozona, la Grecia non si elimina. Il Mercato non è sacro non si gioca con la democrazia”. Si fermano due ragazze. Sono turiste spagnole. Leggono lo striscione davanti al Pantheon dove il movimento Blockupy Ddl Fornero (studenti , esodati, sindacalisti, partite Iva, giovani
dei centri sociali e lavoratori del Teatro Valle) ha piantato le tende. Non sono curiose. Sono interessate. La crisi che sta ingoiando l’Italia è la stessa che sta cancellando i loro sogni. Il Pantheon, che nella cultura greca richiama il politeismo, è la metafora della contraddizione di un mondo monoteista, con un solo Dio: il mercato. “Siamo qui a due passi dal Parlamento, punto di passaggio tra la Camera e il Senato per bloccare simbolicamente il ddl Fornero sul lavoro”, spiega Lorenzo, 24 anni disoccupato. Marta, studentessa al terzo anno di Filosofia e Tania, dottorato di ricerca in Filosofia ci invitano a leggere l’adesivo sul gazebo che ritrae la Merkel, Draghi, Monti e Fornero. C’è scritto: “La crisi è una partita truccata”. “Staremo qui tutta la notte, seduti per terra come ci sta riducendo questa crisi provocata da chi dice di volerla risolvere”, spiegano.

Luca, invece, 60 anni, è un esodato, uno di quei numeri che non tornano, finito nel limbo di un lavoro che non c’è più e di una pensione che non arriva a seguito di una riforma che ha ignorato l’esistenza di accordi sanciti. “Hanno messo genitori e figli in competizione nel contendersi lo stesso posto di lavoro che non c’è” sintetizza Valeria, che è dentro l’esperienza dell’occupazione del Teatro Valle che ieri ha compiuto un anno.

Ancora: piazza del Parlamento blindata dalla polizia. Gli agenti chiedono i documenti per oltrepassare le transenne. Lo fanno anche con l’ex ministro delle Comunicazioni Paolo Romani che evidentemente non viene riconosciuto. Buon segno. A essere messo sotto accusa è il ministro del Lavoro Elsa Fornero. L’Idv e la Lega Nord hanno presentato una mozione comune che la invita a rassegnare le dimissioni in quanto “appare evidente l’incapacità del ministro di farsi carico di uno dei più acuti problemi sociali del momento, causato della perdita di posti di lavoro prodotta dalla crisi economica e aggravato dai provvedimenti di riforma della normativa pensionistica”. Un ministro responsabile di aver “tentato di scaricare sulle imprese la responsabilità di mandare fuori esodati a carico della collettività, offendendo di fatto tutte quelle imprese costrette dalla crisi a ridurre il personale”. Un ministro, in sintesi, “privo del senso di responsabilità per aver cambiato le regole in corsa”. Un ministro, ancora, protagonista di un balletto di cifre come se a quei numeri non corrispondessero esseri umani. Trecentonovantamila, dicono i dati dell’Inps contro la soglia fissata a 65 mila dal decreto, già firmato dai ministri del Lavoro e dell’Economia. Prima sono state trovate le risorse poi stabilite le cifre.

Ma i conti non tornano. E non per poco. A scrivere a Monti affinché intervenga per impedire il proseguimento di “atteggiamenti arroganti non più tollerabili della ministra Fornero che sfiorano a tratti il disprezzo sia nei confronti del Parlamento, sia, cosa ancora più grave, nei confronti dei cittadini”, anche un gruppo di parlamentari del Pd: Stefano Esposito, Antonio Boccuzzi, Giacomo Portas, Giorgio Merlo, Dario Ginefra, Ivano Miglioli e Daniele Marantelli.

Il Pantheon, tempio di tutti gli Dei, si appresta ad accogliere per una notte , come in un abbraccio le speranze, la ribellione, di una generazione defraudata del suo futuro. L’arrivo di Landini viene accolto con grande entusiasmo. Ci sono anche Rinaldini e Cremaschi: la Fiom di ieri e di oggi sulla stessa frontiera dei giovani.

Stamattina alle 9,30 i metalmeccanici sfileranno da Piazza Esedra. Mentre la politica a piccoli passi incerti tenta di sopravvivere a se stessa. La notizia che la Camera ha iniziato ad approvare il ddl anticorruzione che impedisce ai condannati di ricandidarsi (è ancora incerta la data di quando ciò avverrà) viene accolta così dai ragazzi che presidiano la piazza: “Una cosa normale che diventa straordinaria”.

Sandra Amurri - 14 giugno 2012 -
Fonte: Il Fatto Quotidiano Pdf
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