giovedì 3 maggio 2012

CASINI “DOVERE DI UOMO” VISITARE CUFFARO IN CARCERE REGOLARMENTE

Le elezioni per scegliere il nuovo sindaco di Palermo sono alle porte, e Pierferdinando Casini, in tour elettorale per appoggiare il candidato di Pdl, Udc e Forza Sud, Massimo Costa, non esita un istante a ricordare e confermare la sua amicizia con
Salvatore Cuffaro, recluso nel carcere romano di Rebibbia dove deve scontare una pena definitiva di sette anni per favoreggiamento aggravato a Cosa Nostra.

Casini ne ha parlato facendone addirittura una questione morale. Il leader dell’Udc l’ha detto chiaramente in pubblico: “Io vado a trovare Cuffaro in carcere regolarmente. Lo dico apertamente, e non solo non me ne vergogno, ma ritengo che faccia parte dei miei doveri di uomo e di cristiano”.

Un senso del dovere, quello di Casini, che procede con distinguo che mancano di coerenza. Solo pochi giorni fa, infatti, il leader centrista si era definito “sdegnato” dalle parole di Beppe Grillo sulla “mafia che non strangola i suoi clienti”, mentre ieri non ha avuto alcuna remora a sottolineare quanto salda e immutata sia la sua amicizia con l’ex governatore galeotto.

Quando poi i cronisti hanno chiesto da che parte si schiererebbe il suo partito in caso di elezioni regionali anticipate in Sicilia, Casini ha risposto: “Una cosa è chiara: noi diamo un giudizio negativo della giunta Lombardo, quindi se si vuole fare un lavoro amministrativo di continuità con la giunta di Raffaele Lombardo noi non ci stiamo. Se alle regionali si presenta una coalizione di continuità con quel modello amministrativo non ci sarà l’Udc o il nuovo partito che stiamo creando perché riteniamo che questo esecutivo abbia delle responsabilità e non ha operato bene e noi non vogliamo avere nulla a che fare con un restyling di questa esperienza”.E anche su questo argomento Casini ci ha tenuto a sottolineare come il suo sia un giudizio puramente politico, per nulla influenzato dal fatto che il prossimo 9 maggio Raffaele Lombardo si presenterà davanti al gup di Catania che dovrà decidere sulla richiesta di rinvio a giudizio disposta dalla Procura su ordine del gip per concorso esterno in associazione mafiosa e voto di scambio. “Mi auguro che Lombardo dimostri la sua estraneità ai fatti – ha aggiunto Casini –. Io non ho mai strumentalizzato questa storia e mi ripugnerebbe farlo”.

L’orgogliosa confessione pubblica di Casini sulle sue frequentazioni carcerarie non ha mancato di sollevare polemiche, persino tra le file dei suoi alleati di governo. “Come persona e come cristiano – ha dichiarato Raffaele Lauro del Pdl, membro della commissione Antimafia – Casini ha il diritto di rivendicare il suo dovere morale di visitare Cuffaro in carcere. Come leader politico, farebbe bene a essere più attento e riservato, affinché un dovere morale non diventi, di fatto, al di là delle buone intenzioni, e di fronte all’opinione pubblica, una sconfessione della strategia di guerra alla mafia e un avallo ad acquiescenze, a collusioni e a connivenze di qualsiasi genere con la criminalità organizzata”.

Michele de Gennaro - 03 maggio 2012 -
Fonte: Il Fatto Quotidiano Pdf
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