venerdì 20 aprile 2012

Grillo: Meglio evadere che dare i soldi a Monti

Show di Grillo a “Servizio Pubblico”. E a Di Pietro: “Vuole abolire i finanziamenti pubblici con un referendum pagato dallo Stato”

Grillo (Servizio Pubblico-video sotto)
La faccia è sempre quella, da ragazzaccio impenitente. Ma le battute si affilano nella consapevolezza di aver ormai cambiato mestiere: da comico della tivù a protagonista della politica italiana. Beppe Grillo sta girando come un pazzo da nord a sud, dai paesini alle città, da un telegiornale a un talk show, sospinto dai sondaggi che gli danno il 5, il 7, il 10 per cento di potenziale sull’elettorato stanco di casta.

L’altro giorno, a Desenzano sul Garda, ha così catalogato gli avversari. Pdl: "Il partito dell'onestà? Ma se ha il 60 per cento di indagati!". D'Alema e Bersani: "Intellettuali snob che non hanno neanche l'orologio, e per forza, non fanno un cazzo da mattina a sera". Vendola “Non si capisce, e parla a supercazzole” . La Lega: “Furbo Belsito che comprava lingotti, mica Bot e Btp". Roba che ormai “si rischia la guerra civile se non si va subito a elezioni, e noi faremo di tutto per far saltare le banche anziché le famiglie italiane”.

Il concetto viene ribadito ieri sera, quando il programma de La7 Piazzapulita decide di intitolarsi “Te lo do io il governo” e fa parlare Grillo da uno dei suoi comizi: “L’Italia deve fallire, bisogna ricominciare tutto daccapo, il sistema è marcio. Bossi era uno dei più duri, con la canottiera e tutto, guarda com’è finito” ha detto all’inviato Alessandro Sortino.

Ma bastava cambiare canale per ritrovarlo a tirar bombe in faccia a Mario Monti. Stavolta c'è Sandro Ruotolo (video sotto) a chiedere: dove ha sbagliato il premier? “Ma quello è un esorcista al contrario, un ragioniere che faceva da consulente a Cirino Pomicino e adesso vuole dirci a noi di pagare le tasse – attacca subito Grillo davanti alle telecamere di Servizio Pubblico - Manda in giro la Finanza nei bar, sulle spiagge, dappertutto, per dirci che l’Italia va male per colpa dei cittadini che non pagano le tasse. Diffonde l’odio sociale mettendo tassisti contro farmacisti e viceversa”. Come sarebbe: l’evasione fiscale non è un problema serio? “Ma è più grave come li spendono i nostri soldi – si agita Grillo –. È più grave che con le mie tasse ci comprano gli aerei inutili per fare la guerra o buttano 22 miliardi per fare un buco nella montagna e aprire un corridoio. Ma quale corridoio? Con quello che costano oggi i trasporti non si muove più niente, importare dalla Cina non conviene più e noi vogliamo buttare i soldi così? Non è possibile dai, io le tasse per queste cose qua non le voglio più pagare”.

Forse le vorrà pagare per contribuire alla vita dei partiti. “Ecco appunto. Ma vi rendete conto che il tesoriere del Pd dice: non ti posso riconsegnare la refurtiva, me la sono già spesa tutta. Cose da pazzi. Noi invece abbiamo fatto scelte concrete. I nostri consiglieri regionali si sono tirati giù lo stipendio da 12 mila euro a 2.500. Ma dico io, cazzo, un giovane fa i salti di gioia se può guadagnare 2.500 euro, e il resto è tutto rubato, bisogna lasciarlo ai cittadini”. Allora sarà d’accordo con Di Pietro che vuole organizzare i referendum per abolire i rimborsi. “Guarda, lui è anche un bravo ragazzo, ma come fai a chiedere di bloccare il finanziamento pubblico con un referendum quando sai che già così ti farai dare un milione e mezzo dallo Stato per farti rimborsare le spese del referendum?”.

In studio, ospite di Santoro, il sindaco di Firenze Matteo Renzi, rottamatore del Pd nonché autore di un saggio dal titolo promettente Stil Novo. La rivoluzione della bellezza tra Dante e twitter. E a chi gli ha chiesto se le frustate di Grillo siano un po’ come le invettive del Savonarola, Renzi ha risposto: ''Prima che Beppe Grillo diventi Savonarola ce ne ha di strada da fare. Savonarola viveva con una sobrietà che credo non appartenga al prode Beppe Grillo. Diciamo che non vedo persone dello spessore morale del Savonarola''.

Tutta antipolitica e smania di protagonismo? Anche qui il Grillo pensiero si fa più maturo: “È ora di ripensare al mondo che dobbiamo costruire, non alla classe politica che abbiamo davanti. Comunque, ci dispiace un po' per questi che, andando avanti così, non passeranno più neanche lo sbarramento messo per contrastare i piccoli rompiscatole come noi.

Non vorrei facessero un gesto inconsulto capendo che sono finiti. E ricordatevi che forse noi siamo davvero il terzo partito oggi in Italia, ma di sicuro siamo adesso il primo movimento degli italiani”.

Chiara Paolin - 20 aprile 2012 -
Fonte: Il Fatto Quotidiano Pdf



.

0 commenti:

Posta un commento