giovedì 30 agosto 2012

Intervista col morto (di Marco Travaglio)


Le prossime elezioni rischiano di costare la pelle non solo ai grandi partiti, ma anche agli editori e ai prenditori che ingrassano alle loro spalle. Dunque prepariamoci a dosi quotidiane di olio di ricino (quando B. era il nemico, qualcuno avrebbe
detto “metodo Boffo”) per i nemici della strana maggioranza Pdl-Udc-Pd, che poi tanto strana non è: Di Pietro, Grillo, alcuni pm che insidiano il nuovo regime tripartito, già bollati di “fascisti” e “populisti”, diverranno prossimamente nazisti, poi magari pedofili. Nessun mezzo o mezzuccio verrà risparmiato. L’antipasto lo fornisce La Stampa, che inaugura contro Di Pietro un nuovo genere giornalistico: l’intervista col morto. Il trapassato di turno è l’ex ambasciatore Usa in Italia Reginald Bartholomew, deceduto domenica. Ieri, a cadavere caldo,
Maurizio Molinari ha pubblicato parte di un colloquio avuto con lui “il mese scorso” in un ristorante di Manhattan. Così il defunto non può smentire, né essere querelato. Titolo in prima: “Rivelazione: ‘Così fermai lo strano flirt fra l’America e Di Pietro’”. Dunque nel '93 (quando Bartholomew divenne ambasciatore a Roma) Di Pietro aveva uno “strano flirt con l’America”. Senonché nell’articolo Di Pietro è nominato una sola volta, e per dire che l’ambasciatore non incontrò né lui né alcun pm di Mani Pulite. Di chi e di quale flirt stiamo parlando? “Bartholomew si accorge che qualcosa nel Consolato a Milano ‘non quadrava’”. Cosa? Mistero.

Bartholomew aveva una tal “urgenza di lasciare una testimonianza” a Molinari che non gliel’ha detto. “Se – scrive Molinari – fino ad allora il predecessore Secchia aveva consentito al Consolato di Milano di gestire un legame diretto con il pool di Mani Pulite, ‘d’ora in avanti tutto ciò con me cessò’, riportando le decisioni in Via Veneto”. “Tutto ciò” cosa? Quali “decisioni”? Mistero: il pover’uomo è spirato fra le braccia del cronista con le risposte sulla punta della lingua. Le sue uniche affermazioni su Mani Pulite (mai su Di Pietro) sono suoi personalissimi giudizi sul pool che “violava sistematicamente i diritti di difesa degli imputati in maniera inaccettabile in una democrazia come l’Italia, a cui ogni americano si sente legato”. Ma guarda un po’: il cuoricino candido dell’ambasciatore di un paese che ha ancora la pena di morte sanguinava per quei poveri tangentari arrestati. Così convocò “il giudice Scalia della Corte Suprema per fargli incontrare sette importanti giudici italiani (quali ovviamente non lo dice, così nessuno può smentire, ndr) e spingerli a confrontarsi sulla violazione dei diritti di difesa da parte di Mani Pulite” alla luce del “diritto anglosassone”. Infatti negli Usa i processi per i “felony” (i nostri delitti) partono con l’arresto automatico dell’imputato che poi, se ha i soldi, esce su cauzione. Nei due anni di Mani Pulite invece, su 5mila indagati, solo 900 furono arrestati. Non dai pm, come vaneggiano Bartholomew e Molinari, ma da un gip, di solito confermato da 3 giudici di Riesame e 5 di Cassazione, a riprova del fatto che non vi furono abusi. Ultima rivelazione: “Nel luglio '94 il presidente Clinton arriva in Italia al G7 che il governo Berlusconi ospita a Napoli” e proprio in quel mentre “Mani Pulite recapita al premier un avviso di garanzia. La reazione di Bartholomew è molto aspra: ‘Si trattò di un’offesa al presidente Usa perché era al vertice e il pool Mani Pulite aveva deciso di sfruttarlo per aumentare l’impatto della sua iniziativa giudiziaria contro Berlusconi”. Però, che notiziona. C’è solo un piccolo dettaglio, sfuggito all’anziano infermo e anche all’informatissimo intervistatore: il primo “avviso di garanzia” (che poi era un invito a comparire), fu recapitato a B. non nel luglio '94 durante il G7 di Napoli, ma il 21 novembre durante un incontro internazionale anti-crimine, dove non c’era ombra di Clinton. Ora però Molinari annuncia altre “puntate” con nuove mirabolanti “rivelazioni”. Nella prossima, Di Pietro pedofilo e i pm cannibali.
L’ha detto il morto.


Marco Travaglio - 30 agosto 2012 -
Fonte: Il Fatto Quotidiano Pdf
.

0 commenti:

Posta un commento