martedì 12 giugno 2012

Sui social network il ricordo di Berlinguer

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A 28 ANNI DALLA MORTE

Saranno questi che stiamo vivendo, tempi di “nuova politica”, di democrazia diretta, di disgusto nei confronti dei partiti, di pensieri che si vogliono deboli e di frasi tagliate con l’accetta: “Ormai destra e sinistra non vogliono dire più niente”. Intanto, in questi 28 anni, c’è
stato il crollo del Muro, Tangentopoli, la Bolognina, Berlusconi, i Pds-Ds-Pd, Internet, l’11 settembre, la crisi, la primavera araba, #OccupyWallStreet. Eppure, nella liquidità della Rete che non esima – quasi – nessuno da veleni e battute caustiche, ieri è stato un coro, sommesso e continuo, per ricordare Enrico Berlinguer.


28 anni fa, l’11 giugno 1984, a Padova, moriva durante un comizio il segretario più amato del Pci. Quei terribili minuti, la voce che arranca, la folla che cerca di fare forza a suon di applausi, viaggiano su social network e rimandano a YouTube. Sono toccanti i commenti lasciati in calce alle immagini: “Ero a Mestre quel giorno e distribuivo volantini del PCI per le case... uomini come Berlinguer oggi non ne vedo proprio nè a destra nè purtroppo a sinistra...”; “stava? morendo... e ha continuato, come sempre, a far sentire le sue idee!”.

Su Twitter dove vista l’età molti utenti al massimo possono affidarsi ai racconti per commemorare “il segretario”, è un rosario di affetto e citazioni. “11/06/1984 Caro Enrico Berlinguer ti ricordiamo sempre. Siamo rimasti in pochi, ma ci siamo ancora” twitta @giulianoio. Quei pochi, in realtà, sono migliaia, è spingono l’hashtag #Berlinguer in vetta alle discussioni più partecipate. “‘Ci si salva e si va avanti se si agisce insieme e non solo uno per uno’. Enrico Berlinguer (7 giugno 1984)” è l’aforisma riportato da @EmilyBasildi; “Molto Pd vuole ancora bene a Enrico Berlinguer. La domanda, oggi, è: Berlinguer vorrebbe bene a voi?” twitta invece @ciropellegrino.

C’è spazio anche per le sensazioni di tanti anni fa. Pippo Civati, del Pd, affida al suo blog un pensiero commosso: “Ero piccolo, però mi spaventai, e per la prima volta, pensai alla morte come se fosse un fatto presente”. Per Berlinguer, lui che è tra quelli che si sono dati il compito di rinnovare il partito erede del Pci, c’è “nessuna nostalgia e, insieme, tutta la nostalgia del mondo. E ci manca, Berlinguer, anche se eravamo troppo piccoli. Anche se ce lo hanno raccontato in modo parziale e impreciso. Però, sapete, ci manca davvero”. Anche il sito Micromega interviene sulla ricorrenza, e mette nel mirino “Gli indegni eredi di Enrico Berlinguer” che “oggi sono impegnati a contrattare col centrodestra per la prossima presidenza della Camera, o del Senato” e che dovrebbero “togliere le foto di Berlinguer dalle loro pareti. Perché si offenderebbe”. In realtà, eredi o no, ieri su Internet le sue foto erano dappertutto. E probabilmente è giusto che sia così.

Federico Mello - 12 giugno 2012 -
Fonte: Il Fatto Quotidiano Pdf
twitter.com/fedemello  
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