venerdì 25 maggio 2012

Celentano: “CARO MONTI, I GRILLINI TE LI TROVERAI IN CAMERA DA LETTO”

Celentano scrive al Fatto sullo “stupro” di Villa Adriana e dice al premier che la discarica accanto al celebre sito archeologico “è una bomba ecologica”. “Un altro colpo così e alle prossime elezioni...”

Adriano Celentano “Uno stupro alla cultura”

Cari fascisti, comunisti, democristiani di centro e di “lato”. I partiti ai quali avete dato il vostro “credo” vi stanno lentamente AVVELENANDO. Voi non lo sapete ma state MORENDO. Il trucco è quello di sempre. Mettervi uno contro l’altro. Certo, se ne guardano bene dal farlo direttamente a voi, sono troppo scaltri e allora lo fanno tramite il COLORE cui appartenete. Affinché gli steccati nei quali vi hanno chiuso siano a loro volta una protezione per gli stessi avvelenatori. Un sistema direi quasi infallibile, se non fosse che anche per loro non sempre il COPERCHIO li aiuta. E quello di “Villa Adriana” è un coperchio che sta per saltare. I tecnici di questo governo, tra chi si oppone ma non troppo e quelli del sì, stanno per sganciare l’ennesima BOMBA ECOLOGICA contro ciò che ancora rimane delle bellezze naturali di questo nostro Paese, allontanandoci sempre di più dai tempi in cui l’Italia era considerata “il giardino d’Europa”.

E questa volta, nel mirino dei malefici e puzzolenti bombardieri c’è Corcolle. Una frazione che non vorrebbe dire niente se non fosse compresa nell’incredibile distesa romana dove, a poche centinaia di metri, anche se volutamente trascurata, giace la dimora più amata dall’imperatore Adriano. Ed è proprio lì, a pochi passi da “Villa Adriana”, che vogliono costruire la più grande discarica d’Europa. L’intransigente prefetto “Pecoraio” se ne frega altamente delle migliaia di proteste arrivate da tutto il mondo per l’allarmante decisione di sfregiare uno dei più grandi patrimoni archeologici del mondo. Non solo. Se ne frega anche della Costituzione, dove l’articolo 9 non poteva essere più chiaro: La Repubblica tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione. Se ne frega anche del dissenso espresso dal primo cittadino di Roma: “Qui la discarica non si può e non si deve fare”, ha tuonato l’altro ieri Gianni Alemanno, che ringrazio per la tempestività con la quale, dopo il mio appunto sul blog, ha operato per dare i soldi alle famiglie bisognose. Se ne frega anche dell’Unesco che ha dichiarato “Villa Adriana” e i suoi dintorni un patrimonio di importanza mondiale.
Ma lui non demorde, continua a fregarsene, pur consapevole che tutto ciò è un vero e proprio STUPRO alla cultura e alla storia del nostro Paese. I tecnici però hanno garantito. Dopo un attento studio di circa non più di due ore, devono aver stabilito che i rifiuti non potranno essere tossici in quanto ogni cosa sarà sotto stretto controllo, non solo da parte del “Pecoraio” che andrà di persona ad assaggiare i rifiuti prima di scaricarli nella buca mortale. Ma anche da parte dei tecnici i quali assicureranno che la zona stuprata sarà esente da terremoti e smottamenti vari. L’unica cosa sulla quale i tecnici sono impotenti è la PUZZA. Quella purtroppo resterà e tenderà ad aumentare. A questo punto però, come diceva Lubrano, “mi sorge spontanea una domanda”: se il prefetto “Pecoraio” se ne frega così tanto e di tutti, è perché evidentemente la più alta carica del Governo, anziché togliergli il mandato per la MALSANA idea, glielo ha rinnovato? Caro Monti, ancora un paio di questi colpi e alle prossime elezioni i “Grillini” te li troverai anche in camera da letto.

Adriano Celentano - 25 maggio 2012 -
Fonte: Il Fatto Quotidiano Pdf
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