giovedì 19 aprile 2012

Come rubavamo (di Marco Travaglio)

Siccome i politici italiani sono troppo giovani e aitanti e i partiti si rinnovano con una rapidità da capogiro, s’è riunito nel convento romano Casa Villa Maria, trasformato per l’occasione in un reparto rianimazione, il Consiglio Nazionale della Democrazia cristiana. La notizia, che ha subito elettrizzato gli ambienti della paleontologia e del modernariato e ha avuto vasta eco anche su eBay, su Secondamano, nei mercati delle pulci e fra i rigattieri, è succulenta per due motivi.
Primo: gli exneodemocristi, nonostante l’età, già litigano: si parla di un violento scontro in sala fra il promotore Ettore Bonalberti, che nella preistoria era il rivale di Tony Bisaglia a Rovigo, e un certo Gianni Potenza, che contestava la legittimità dell’adunanza. Pare che uno abbia lanciato una flebo all’attempato avversario, che avrebbe risposto scagliandogli contro un catetere, colpendo però un’incolpevole monaca che passava di lì. I due, incuranti dei tempi lunghi della giustizia, si rivedranno in tribunale. Il secondo motivo è che B. è entusiasta. Non a caso il lieto annuncio l’ha dato il suo Giornale, svelando che “la resurrezione del partito che non sapeva di essere ancora vivo, ha già trovato la benedizione del Cavaliere, che vede di buon occhio chiunque intralci il cammino di Casini”. Già, perché i congiurati, Cassazione alla mano, sostengono che l’atto di scioglimento della Dc a opera di Mino Martinazzoli nel '94 (quando nacquero Ppi e Ccd) sarebbe avvenuto senza seguire le procedure indicate nello statuto, quindi sarebbe nullo. Con una conseguenza non da poco: “Noi – prosegue Bonalberti– ci siamo ripresi il nostro simbolo, lo scudo crociato di cui altri si erano appropriati e che invece spetta a noi e solo a noi”. Se l’Udc, dopo Cuffaro, Mannino e Romano, dovesse perdere pure lo Scudocrociato, finora utilissimo per nascondere le facce di Piercasinando e Cesa, sarebbero dolori per il Terzo Polo. Ma è venuto il momento di conoscere meglio questi giovani virgulti che, in uno sferragliare di girelli, stampelle e cinti erniari, hanno rianimato il Consiglio Nazionale della Dc, che non si riuniva dal 1989. Solo che 23 anni fa i membri erano in 180. Ora son rimasti in 35 perché, spiega Bonalberti, “molti sono morti, alcuni hanno abbandonato la politica, altri come l’ultimo presidente del Cn, Rosa Russo Iervolino, non hanno mai risposto ai nostri appelli”. Per avere la Iervolino “siamo passati dall’albo pretorio di Napoli”, ma invano. Fra i superstiti c’era Peppino Gargani, uomo dalla coerenza rocciosa e lineare (Dc, Ppi, Ulivo, Forza Italia, Pdl, Udc). C’era Gianni Fontana, disperso dal '93 quando dovette lasciare il governo Amato per Tangentopoli. C’era Silvio Lega, anche lui colpito e affondato nel '93 da un avviso di garanzia proprio mentre stava per diventare segretario al posto del già plurindagato Forlani: l’hanno eletto presidente, forse per il nome beneaugurante in vista della riappacificazione fra Silvio e Lega. C’era il fanfaniano Clelio Darida, arrestato a Milano e assolto a Roma per le mazzette Intermetro: presidente onorario. E c’era Emerenzio Barbieri da Reggio Emilia che, in attesa della resurrezione Dc, s’è accasato in Parlamento col Pdl. La sua minaccia è micidiale: “L’opinione pubblica non sa che la vecchia Dc non è defunta, ma è ancora viva. L’harakiri del '94 è nullo e i vari micropartitini che si disputano ferocemente la nostra eredità rimarranno a bocca asciutta”. A proposito di fauci, manca soltanto che i redivivi chiedano gli arretrati di 23 anni di rimborsi elettorali. La mossa successiva sarà una seduta spiritica con le anime dei democristi più prensili, in un revival all’insegna del “Come rubavamo”. Possibilmente, come ai bei tempi, senza farsi prendere. Perché si ruba anche oggi, eccome, ma di solito si viene beccati. Insomma urge ripasso, anche per trovare alibi più convincenti di quelli di un Formigoni. E poi via sulla carrozzella verso la terza repubblica, anzi verso la terza età. Come dice quel vecchio detto: chi non muore si risiede.

Marco Travaglio - 19 aprile 2012 -
Fonte: Il Fatto Quotidiano Pdf
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