Ero rimasta alla bellissima lettera di Lavitola, con quell’elenco puntato di richieste al “presidente del consiglio”; un capolavoro d’arte che rimarrà, spero, a lungo sui libri di storia. Son tornata e mi trovo ad affrontare la bozza della nuova legge elettorale – la bozza calderoli
– e “il politico” che vistosi usurpare il posto auto da un disabile, gli sfrangia i copertoni.
Mi frego le mani perché la giornata è appena iniziata: cosa accadrà oggi? Quali esilaranti gag staranno scrivendo gli autori un poco perversi della nostra esistenza? Cosa prevede lo studio sulle nostre funzionalità psichiche? Perché nessuno riuscirà a togliermi dalla testa che siamo vittime di un enorme imbroglio. Sono sempre più sicura che ogni mattina, lavandoci i denti, facendoci il bidet o la doccia, bevendo l’acqua del rubinetto (che ormai comprarla in bottiglia è un lusso), noi si assorba qualche sostanza, qualche farmaco o virus sperimentale capace di tenerci buoni e sereni come amebe.
E anche di più. Sono convinta che l’esperimento debba continuare ed anzi inasprirsi, visto che non siamo ancora tutti – ma proprio tutti – fottuti. C’è qualcuno di noi meno ricettivo e un po’ più resistente alla sostanza. Noi che nonostante tutto, ancora pensiamo. Anche se a dire il vero – prendendo me per esempio – devo ammettere i primi cedimenti strutturali. Non che ceda la mia resistenza al “virus”, ma inizio a sentirmi sfiancata e arresa.
Ieri, per esempio, rientravo da un viaggio allucinante in un carro bestiame volante della Ryanair, e dietro di me un uomo e una donna troppo loquaci parlavano a voce troppo alta degli affari loro. L’uomo a un certo punto, dopo essersi informato sulla vita della donna ha detto sicuro: “Monti? Che il diavolo se lo porti che ci sta uccidendo di tasse. Era meglio berlusconi, almeno pensava agli affari suoi e ci lasciava vivere. Che a me cosa me ne importava se aveva le fidanzate? Lui lo aveva tolto l’ICI.”
La donna – perfetto prototipo di luogocomunista – dopo il sospiro di ordinanza ribatteva: “Ehhhhh. Non lo dica a me, guardi, che sono una commerciante che sta aperta anche la domenica. Ci sta ammazzando, che ora passa la finanza tutti i giorni e controlla gli scontrini. Che berlusconi almeno – si aveva le donne – ma voleva togliere anche gli scontrini. Ci stanno uccidendo, ha ragione. Prima un po’ di nero si poteva fare almeno e si riusciva a sopravvivere noi commercianti. Ora se non paghi le tasse rischi che ti portano via la casa costruita con tanti sacrifici.”
In altri tempi – dato anche il fastidio che mi procuravano – gentilmente avrei fatto notare ai due ammalati che il loro comportamento era esattamente ciò che aveva facilitato l’ascesa della nuova classe non politica dirigente, fatta di ladri e mafiosi, disonesti e malavitosi. Ieri invece no, ho solo pensato che avrei un sacco di cose alle quali dedicarmi, cose assai più rilassanti e piacevoli, che non logorarmi il fegato andando a sbattere contro la quotidianità fatta di queste cose.
Sono certa che i due dementi di ieri, dinnanzi alla notizia del “politico” che vantava il possesso di un posto auto per averci lasciato la Jaguar ogni giorno per tre anni, non solo sono inorriditi, ma si saranno anche indignati e lo avranno insultato così come sono stati capaci di insultare Monti e tollerare quel tizio debosciato che si faceva stringere le palle da un idiota ignorante come Lavitola.
Questa certezza mi lascia oggi interdetta. Non hanno più senso le battaglie per la civiltà, per la democrazia e per la “giustezza”. Credo che sia più salutare e rilassante impegnarsi per delinquere, in modo da iniziare veramente a vivere, smettendo di sopravvivere.
Rita Pani (APOLIDE)- 04 ottobre 2012 -
R-ESISTENZA-INFINITA
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