Ho appena visto un video (qui) in cui un sedicente “signor” Andrea De Martino, che in realtà è soltanto un maleducato “signorotto” d’altri tempi, ha interrotto con urla e strepiti una dichiarazione di don Maurizio Patricello, un prete anticamorra che pacatamente stava parlando di rifiuti tossici. Evidentemente sentendosi tirato in campo per l’argomento, il novello
don Rodrigo ha inveito contro l’attonito sacerdote, che ha faticato un po’ a capire quale fosse stato il suo sgarro.
Andrea De Martino (al centro) |
In una successiva dichiarazione il malcapitato funzionario pubblico ha ribadito che la sua maleducazione era un “doveroso” richiamo al rispetto “delle istituzioni”. Secondo lui, sullo stesso piano delle lezioni di legalità che si fanno ai giovani. E ha aggiunto che “certe cose bisogna viverle, per capirle”. Ma in questo, almeno, il signor De Martino ha ragione. Perché bisogna vedere e sentire le registrazioni del suo comportamento, per capire che quei modi sono più consoni a un bulletto di periferia che a un prefetto di una grande città. E che effettivamente non fanno onore alle istituzioni, e nemmeno a lui.
Piergiorgio Odifreddi - 20 ottobre 2012 -
Il non-senso della vita
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