giovedì 20 settembre 2012

SFASCIO PDL, LA RUSSA E GASPARRI GIOCANO ALL’ADDIO



MINACCE DAGLI EX-AN

Servivano urgentemente degli zuccheri per addolcire gli animi dei piddiellini in odore di scissione riuniti ieri sera a palazzo Grazioli. Di andare a comprare le paste si è incaricata la “fidanzata” Francesca Pascale, che è tornata nella residenza romana di Berlusconi con un
bel vassoio di dolciumi.

L’ex premier ha provato a convincere così Ignazio La Russa e Maurizio Gasparri che sono andati al vertice con un chiaro intento: annunciare la loro volontà di lasciare il partito e ascoltare la controproposta di Berlusconi. Dopo lo scandalo della Regione Lazio la lotta interna è diventata una guerra a viso aperto. Il tira e molla sulle dimissioni di Renata Polverini ha esasperato un clima già pessimo. Di cui il Cavaliere si è dovuto occupare nel primo giorno di rientro dalle vacanze.

Ignazio La Russa e Maurizio Gasparri
Ieri mattina, in una riunione ristretta con il “fu delfino” Angelino Alfano, in collegamento telefonico con la governatrice del Lazio, non è stato raggiunto un accordo sulla soluzione alla vicenda Fiorito. La Polverini, per restare uscendone “pulita”, ha chiesto l’azzeramento del gruppo in Regione e il commissariamento del partito. Poste troppo alte per il Pdl, che alla vigilia di una campagna elettorale rischia la deflagrazione. Dopo il vertice serale l’ipotesi di una scissione immediata sembra allontanata, ma la componente ex An si è fatta due conti e ha capito che solo con una lista autonoma, collegata al Pdl, può riportare in Parlamento tutti i deputati.

Una delle carte che ha pesato nella decisione di non strappare è stato il documento firmato da una decina di deputati piddiellini ex An, guidati da Altero Matteoli, Domenico Nania e Manlio Contento, che hanno chiesto ai colleghi di pensare “ai cittadini e alla crisi più difficile del dopoguerra”. Anche il presidente dei deputati Fabrizio Cicchitto ha invocato di ricorrere al “buon senso”.

La compagine è però agguerrita. Giorgia Meloni in testa, che potrebbe correre per la poltrona di governatrice del Lazio al prossimo turno elettorale, ancora arrabbiatissima per l’assenza dell’ex premier alla festa dei giovani del Pdl “Atreju”. Linea politica, alleanze, una legge elettorale basata sulle preferenze, la ridiscesa in campo o meno del Cavaliere e una presa di posizione netta contro eventuali larghe coalizioni o sostegni a un Monti bis. Queste le domande a cui gli ex An ieri hanno chiesto risposte. Berlusconi ha preso tempo. Ma i pasticcini la prossima volta potrebbero non bastare.

(C.Pe.) - 20 settembre 2012 -
Fonte: Il Fatto Quotidiano Pdf
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