sabato 22 settembre 2012

Renzi, dalle spese in Provincia alle consulenze in Comune


EX COLLABORATORI, EX ASSESSORI, EX DIRIGENTI (ALCUNI IN PENSIONE) PORTATI A PALAZZO VECCHIO CON NOMINE AD HOC

Il camper che sta scorrazzando in giro per l’Italia Matteo Renzi ieri ha raggiunto Mantova. Il sindaco di Firenze, impegnatissimo nella campagna elettorale, ha fatto sapere di aver raggiunto 20mila euro di donazioni per finanziare il tour del Paese. Le spese saranno poi
pubblicate nel dettaglio. Come avvenuto già per la Provincia e il Comune ha ricordato Sara Biagiotti del comitato elettorale del sindaco, sottolineando che i conti della Provincia, guidata dal 2004 al 2009 da Renzi, sono stati “passati al setaccio dalla Corte dei conti (...) che non ha eccepito nulla”. Eppure c’è una indagine ancora in corso che vede impegnati anche gli uomini delle Fiamme Gialle su incarico del ministero del Tesoro. A breve invieranno un ispettore nel capoluogo fiorentino. La comunicazione della nuova indagine risale a maggio ed
è stata recapitata prima dell’estate nella città di Dante. I giudici contabili ipotizzano un “irregolare affidamento di servizi per un importo superiore a quello previsto dai relativi contratti di servizio”, nonché “contratti, convenzioni, disciplinari di servizio, affidamenti al lordo (…) il cui importo triplica quello dei contratti di servizio di base”.

Nella sprecopoli nazionale, che giorno dopo giorno coinvolge un sempre maggior numero di enti, l’attenzione verso possibili nuovi sperperi è alta.

Così spunta anche una lista di consulenze che il Comune di Firenze ha concesso all’esterno. Come le spese di rappresentanza in Provincia, così gli incarichi a chiamata diretta, sono legittimi. E quando da presidente della Provincia diventi sindaco di una città importante come Firenze è necessario tentare di conservare al proprio fianco i collaboratori migliori, i più fidati.

Renzi lo ha fatto con Giovanni Palumbo, già responsabile dell’Ufficio di gabinetto del Renzi presidente della Provincia e portato alla direzione delle risorse finanziarie del Comune di Firenze.

A Palumbo è stato affidato un incarico da dirigente “a tempo determinato fuori organico” da subito, nel 2009 e poi rinnovato fino a oggi. Il primo anno con un compenso di 71.675,79 euro, diventato di 74.860 nel 2010, 78.736 nel 2011 e, infine, 94.286,66 nel 2012. Sempre contratti a tempo determinato. Palumbo è un professionista. In Provincia gestì tutti i rimborsi spese e la gestione dell’ente. In Comune ha gli stessi incarichi. Tra i consulenti scelti da Renzi per Palazzo Vecchio ci sono anche altri ex. Gli ex assessori Lucia De Siervo e Simone Tani, ad esempio. Gli ex dirigenti in pensione Luigi Brandi e Valerio Pelini. L’ex dipendente della provincia Giorgio Caselli. Ci sono anche ex dipendenti della società Florence Multimedia, voluta e creata da Renzi per la comunicazione della Provincia (che ha sanato con 4,5 milioni di euro). Non solo i conti della Provincia, dunque. Renzi, dal canto suo, ha sempre affrontato con serenità le verifiche dei giudici. Quando nel 2011 lo condannarono per danno erariale, nei panni di presidente della Provincia, a pagare 14mila euro di tasca propria, lui non se la prese. E dichiarò: “Le contestazioni riguardano la categoria di inquadramento di quattro persone nello staff, assunte a tempo determinato. Se poi un dirigente ha sbagliato l'inquadramento ce ne assumeremo tutte le responsabilità, anche se è veramente difficile accettare l'idea che siano gli amministratori e non eventualmente i funzionari i responsabili di erronee impostazioni contrattuali, questione puramente tecnica”. Ma ormai era in Comune. L’esperienza aiuta.

Davide Vecchi - 22 settembre 2012 -
Fonte: Il Fatto Quotidiano Pdf
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