mercoledì 5 settembre 2012

Palermo - I consulenti fantasia di Lombardo (di Giuseppe Pipitone)


TRE MILIONI DI EURO PER UN PIANISTA, UNO SCIATORE E UN CALCIATORE

Suonatori di tromba e pianisti da piano-bar, organisti di parrocchia e appassionati di vela, organizzatori di eventi in discoteca ma anche dirigenti di squadre di calcetto. C’è questo e molto altro tra i consulenti reclutati dal governo di Raffaele Lombardo in quattro anni di
amministrazione della Sicilia. Esperti nominati a ritmo continuo, dato che solo negli ultimi tre anni le varie giunte regionali hanno distribuito ben 335 incarichi: ai 142 consulenti esterni nominati nel 2010 si vanno a sommare i 110 del 2011, più gli 83 incarichi già conferiti nel 2012, per un costo totale di quasi 3 milioni di euro. Cifre altissime che adesso sono sotto la lente d’ingrandimento della Corte dei conti, che ha aperto un’indagine per capire quanto fossero necessarie queste consulenze per un ente che, come la Regione Sicilia, dispone già di oltre 20mila dipendenti.

Raffaele Lombardo
Evidentemente troppo pochi dato che il governo Lombardo ne ha dovuti cercare altri fuori dalla pianta organica regionale. Come Francesco Micali, per esempio, fino al 2011 consulente per la ricostruzione di Giampilieri, la città in provincia di Messina distrutta dall’alluvione del 2009. Con i suoi 24 anni Micali è stato forse il consulente più giovane di palazzo d’Orleans. Nel primo curriculum pubblicato sul sito della Regione (e poi sostituito con un altro più “sobrio”) spiegava di essere iscritto al “primo anno fuori corso” della facoltà di Giurisprudenza a Messina, di avere esperienza di “pianista” specializzato in “pianobar per serate” e “organista di matrimoni su richiesta”. Alle spalle l’attività nella parrocchia San Nicolò di Giampilieri, dove il giovane Micali è stato membro attivo della “Corale polifonica” che per sua stessa ammissione “da 30 anni promuove la diffusione della musica polifonica sacra e profana, ricevendo lusinghieri apprezzamenti e importanti riconoscimenti a livello nazionale”. Chapeau. La consulenza di Micali per 15 mesi è costata alla Regione quasi 33mila euro. “Prendersela con un ragazzo che per arrotondare ha fatto anche altri lavori è scandaloso” lo aveva difeso Lombardo che per Giampilieri ha speso ben 400mila euro di sole consulenze. Nella squadra di esperti c’è anche il signor Gabriele Amato, che per mille e 800 euro al mese si occuperà di innovazione tecnologica fino all’ottobre prossimo. Amato è un consulente dinamico, che offre “disponibilità immediata a trasferte e spostamenti”, e con un’innata passione per la vela e lo sci nordico. L’assessore al Turismo Daniele Tranchida ha invece voluto puntare su un fedelissimo, Carmelo Arcoraci, che fino al 13 settembre del 2011 aveva lavorato nel suo ufficio di gabinetto. Poi a causa dei tagli alla spesa pubblica, Tranchida aveva dovuto sfoltire i collaboratori esterni. Niente paura però, perché Arcoraci è rientrato in servizio appena una settimana dopo, questa volta come consulente per la promozione del territorio, vantando esperienze nell’organizzazione di eventi nelle “principali discoteche della zona” e come dirigente di una squadra di calcio a 5.

Anche Arcoraci, come il collega Micali, è un musicista: nel curriculum annota di essere uno “strumentista di tromba” seppur di “livello amatoriale”. “Un’orchestra di consulenti” l’ha ribattezzata ironico il giornalista Accursio Sabella su live  sicilia.it  , facendo notare anche che “i consulenti dovevano presentare delle relazioni sul loro lavoro, ma quasi nessuno lo ha mai fatto”. Il 14 gennaio 2010 la stessa giunta regionale aveva infatti sancito la “pubblicazione sul sito dell'amministrazione regionale delle relazioni prodotte dagli esperti e dai consulenti”. Solo che dopo due anni “la via della trasparenza” ha subito qualche deviazione.

Giuseppe Pipitone - 05 settembre 2012 -
Fonte: Il Fatto Quotidiano Pdf
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