sabato 15 settembre 2012

CERCASI BERLUSCONI DISPERATAMENTE (di Fabrizio d’Esposito)


B. DELUDE I SUOI SALTA L’ANNUNCIO DEL RITORNO
Niente incontro coi giovani del Pdl ma sarà in crociera con Sallusti

Senza paura”. “Il destino di un cavaliere”. Quest’anno le metafore fantasy e un po’ stantie di Atreju, la festa dei giovani del Pdl versante ex An, sbiadiscono nell’assenza e nel silenzio di Silvio Berlusconi. Parco del Celio, Roma. Venerdì triste e cupo per i resti del centrodestra.
Un anticipo d’autunno con vento e pioggia e anche freddo. Alle 18 e 30 il Cavaliere avrebbe dovuto parlare del suo destino. Ma non c’è. Mani nelle tasche dei jeans, Giorgia Meloni, ex ministro ed ex leader della Giovane Italia, si esprime per monosillabi. È incazzata e delusa: “No, non ci ho parlato con Lui, l’abbiamo saputo e basta”. In una nota fa sapere di esserci rimasta male, accusa i consiglieri dell’ex premier che vogliono tenerlo chiuso in una “teca” e riduce l’assenza tutto a una questione di tattica. Berlusconi rinuncia per la prima volta ad Atreju. Altra storia rispetto al 22 giugno scorso. Quel giorno B. andò a Fiuggi dai giovani versante ex Forza Italia e alla fedelissima Annagrazia Calabria consegnò un messaggio dirompente: “Se gli italiani mi danno il 51 per cento ritorno in campo”.

Da allora annunci, conferme, smentite e poi silenzio, tanto silenzio. Ieri, appunto, il Cavaliere avrebbe dovuto sciogliere definitivamente la riserva. Anche se i militanti di provenienza aennina avrebbero chiesto altro. Dice Margherita, che ha 23 anni ed è di Pescara: “Sono delusa. È brutto non presentarsi. Abbiamo perso un’occasione per chiedergli di fare le
primarie anche noi”. È l’effetto Renzi, che a Verona ha aperto la competition con Bersani per la leadership del Pd. Continua Silvia di Padova: “Non è bello sottrarsi al confronto”. Sembra di assistente a un funerale dove la rabbia prevale sul dolore. Ad Atreju si fa vivo Ignazio La Russa. L’ex ministro è nervosissimo. Scarica tutto sui giornalisti “rompicoglioni”: “Sono fortemente deluso e profondamente rammaricato per l’assenza, ma i media hanno creato un’attesa enorme per questo appuntamento. Non è questa la sede per annunci importanti e a Silvio dico: ‘I giornalisti te li avremmo tenuti lontani noi’”. Non solo tattica quindi. Ma anche paura delle domande, delle primarie e dei cronisti. Da caimano a coniglio silente. Le polemiche montano e così B. è costretto a scusarsi con un messaggio sulla sua pagina Facebook. A un invito fantasy, “Il destino di un cavaliere”, risponde con una giustificazione biblica: “Sta scritto nella Bibbia che c’è un tempo per parlare e un tempo per riflettere. Forse oggi, di fronte a tanta confusione, è meglio riflettere. I giovani di Atreju lo capiranno. Per questo li saluto con affetto, dando loro un altro appuntamento. Un abbraccio a Giorgia e a presto!”. Parole che non hanno placato la rabbia.

Sempre polemicamente, i giovani di Atreju si sono inventati un collegamento telefonico con un finto Cavaliere cui hanno fatto dire, in un rigurgito di democrazia: “Oggi stesso chiederò ad Alfano di convocare un’assemblea straordinaria del partito, per prendere una decisione definitiva sul nostro candidato alle prossime politiche. Siamo il popolo del merito e della libera concorrenza, figuratevi se posso essere contrario alle primarie”. Un Cavaliere finto, appunto.

Atreju della Meloni no, ma la crociera del Giornale di Alessandro Sallusti sì. Stasera, infatti, Berlusconi non darà forfait all’imbarco di Mestre. Cenerà a bordo e poi rimarrà a dormire per tutta la durata della traversata notturna fino a Bari. E quando, domani mattina, la nave farà ingresso nel porto del capoluogo pugliese, Alessandro Sallusti intervisterà a porte chiuse l’ex premier. Dal Giornale il pressing sul Cavaliere è stato insistente, temendo un altro ripensamento come per Atreju. Alla fine B. ha detto sì ma ha chiesto al direttore di conoscere in anteprima le domande. Un segnale chiaro dell’indecisione di B. in queste settimane di silenzio. Dalla sua cerchia riferiscono che l’assenza di due mesi avrebbe pagato in termini di sondaggi, con il Pdl tra il 20 e il 22 per cento, a tre massimo quattro punti dal favorito Pd. Ma c’è anche un’altra versione, del tutto negativa: i numeri sarebbero nettamente più bassi, tra il 13 e il 15, e il Cavaliere non vorrebbe esporsi a una figuraccia nella sua ultima ed eventuale discesa in campo, la sesta. Di qui la depressione di cui hanno parlato durante l’estate alcuni berlusconiani informati. Insomma, Berlusconi non sa davvero cosa fare e per il momento rinvia ogni scelta, incurante dello stato comatoso del partito. E a spaventarlo c’è l’assedio ai voti moderati del centrodestra: Casini, Passera, Montezemolo e, adesso, anche Renzi.

Fabrizio d’Esposito - 15 settembre 2012 -
Fonte: Il Fatto Quotidiano Pdf
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