lunedì 4 giugno 2012

Chiudiamo le porte al calcio (di Piergiorgio Odifreddi)

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Ci sono persone che, invece che con il cervello, pensano con le viscere: cioè, non pensano. Se sono favorevoli a Berlusconi o al Papa, ad esempio, si trovano sempre d’accordo con tutto ciò che i loro leader dicono e fanno. E se sono sfavorevoli, si dichiarano sempre contrarie. “A
prescindere”, come intitolava Totò il suo ultimo spettacolo.

Piergiorgio Odifreddi
Quanto a spettacolo, quello del calcio negli ultimi anni, mesi, giorni e ore, non è stato un bello spettacolo. A prescindere dal supposto contenuto sportivo, la squallida vicenda delle scommesse e delle partite truccate avrebbe dovuto far riflettere le greggi dei cosiddetti “tifosi”, che invece continuano ad ammassarsi come pecoroni nei recinti dei cosiddetti “stadi”.

Ma aspettarsi che le greggi pensino, significa non tener conto della loro natura, che è quella di andare dove decidono di farle andare i cani pastore. Che, nel caso del calcio, sono ovviamente i signori che ammaniscono loro panem et circenses: cioè, panini e spettacoli, sacri o profani che siano. Dunque, da Berlusconi o dal Papa, o almeno dal cardinal Bertone, le greggi non verrebbero mai dirottate fuori dagli stadi.

Ma da Monti sì, pare. Per la prima volta a memoria d’uomo italico, un governante ha infatti avuto l’ardire di dire che gli stadi dovrebbero essere chiusi, e le partite di calcio sospese per almeno per due o tre anni. Ora, i lettori di questo blog sanno quanto esso sia distante da Monti e dalle politiche del suo governo. Ma visto che pensiamo con il cervello, e non con le viscere, non siamo contrari a prescindere, e in questo caso non possiamo prescindere dall’essere favorevoli.

Se non bastassero le partite truccate a far chiudere gli stadi, comunque, dovrebbe bastare un’altra notizia fresca di giornata. E’ stato infatti ufficialmente presentato alla stampa, da parte degli organizzatori della Fan Zone degli Europei, il furetto Fred, che dovrà predire i risultati delle partite. “E’ la nostra risposta all’elefante polacco Citta”, hanno spiegato gli organizzatori.

La vera risposta a questi minorati mentali, e a coloro che ne diffondono e amplificano mediaticamente le deficienze, la lasciamo ancora una volta a Totò: “Ma ci facciano il piacere!”. Anzi, il piacere facciamocelo appunto da soli, chiudendo gli stadi e disintossicandoci per qualche anno da quel gioco sporco e truccato che è ormai diventato il calcio professionista.

Piergiorgio Odifreddi - 29 maggio -
Il non-senso della vita
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