sabato 12 maggio 2012

Oliviero Diliberto: Noi, Sel e Idv insieme batteremmo Grillo

I risultati delle elezioni mi hanno incoraggiato”. Oliviero Diliberto, il segretario del Pdci, che oggi scende in piazza contro il governo Monti assieme a tutta la Federazione della Sinistra, fa un’analisi del voto per certi versi inaspettata.

Segretario, in che senso parla di successo elettorale?
Il centrosinistra prevale dappertutto, la destra è schiantata, il centro non ha decollato come tutti pensavano e si è auto-sciolto. Nell'ambito di questi risultati la Fed, che si è presentata sempre in coalizione con il centrosinistra, è aumentata dappertutto.

Sarà, ma nessuno ha parlato. Anche perché è difficile scorporare un dato della Fed attendibile. Singolare per un successo, no?
Ci hanno dato il “Daspo” rispetto ai media, ovvero il divieto di entrare in giornali e tv. La nostra posizione è molto netta ed è stata valutata positivamente dagli elettori.

L’unico successo evidente, però, è stato quello dei 5 Stelle.
Non c'è dubbio. Ma il voto a Grillo non è la condivisione di ciò che Grillo dice. È un voto di protesta, come voto di protesta è stato in Francia e in Grecia. Contro l’attuale stato della politica, che è deplorevole e contro un governo che sta peggiorando le condizioni di vita della gente.

Bersani ci è andato cauto nel definire “antipolitica” i grillini...
Antipolitica è una definizione molto generica e anch’io sarei cauto nel dare una definizione del genere a Grillo. C’è Grillo da una parte, gli elettori dall'altra. È un voto di protesta a prescindere.

Ma non la preoccupa che la sinistra radicale non convogli più voti, che, appunto o vanno alla Le Pen in Francia, o a Grillo in Italia?
Mi preoccupa tremendamente. Ma se noi, Idv e Sel fossimo insieme, avremmo un risultato a 2 cifre, un po’ come Melénchon in Francia

L’Idv, però, non è un partito di sinistra come il vostro.
Nei contenuti ha sempre preso delle posizioni identiche a quelle della sinistra. Ha fatto una dura opposizione al governo Monti, per esempio sull’articolo 18 che è simbolico e poi in appoggio alla Fiom contro Marchionne. Il tema in Italia è ancora che la sinistra è frammentata.

Rispetto a Grillo come si pone?
Di volta in volta quando loro solleveranno questioni che condivido andremo insieme. Ma non lo posso seguire quando non vuole dare la cittadinanza ai figli degli immigrati.

Non pensa che molti grillini in altri momenti storici avrebbero potuto essere invece persone iscritte a partiti della sinistra?
Non ho alcun dubbio in questo senso. Molti del Movimento 5 Stelle sono potenziali nostri compagni di strada ed elettori.

Il Pd è ancora il vostro alleato naturale ?
Rispetto al Pd non mi arrendo all'idea che non si possa ricostruire un terreno comune. Bisogna capire chi prevarrà dentro i Democratici. Se sarà una linea alla Hollande, sarà possibile imbastire alleanze, se andranno verso il neoliberismo sarà complicato anche per loro.

E l’idea di Bersani di fare alleanze con tutti?
Casini mi pare abbia già scelto in senso opposto.

Il governo Monti si dovrebbe dimettere?
Si sarebbe dovuto dimettere ieri, e non domani. Nel senso che le ricette di Monti sono profondamente ingiuste, perché è forte con i deboli e debole con i forti. E sono non solo ingiuste ma anche inefficaci. Siamo in recessione e non c'è nessun sistema di ripresa. Prima si chiede agli italiani da chi vogliono essere governati, meglio sarà.

Oggi farete una manifestazione contro il governo a Roma.
Partiremo da Piazza Esedra alle 14. È una manifestazione indetta da noi, ma penso che parteciperanno molti militanti di Sel e Idv.

Quanta gente si aspetta?
Tantissima. Sarà una grande mobilitazione: c’è molta rabbia che va ricondotta alla politica non alla disperazione.

Wanda Marra - 12 maggio 2012 -
Fonte: Il Fatto Quotidiano Pdf
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