non richiede autorizzazioni per la libera espressione di pensieri, per quanto esasperati). Però ricorderai la domanda del “Giovane Holden” che è stata così importante per tanti ragazzi: “Dove vanno le anatre quando il lago gela?” E dove vanno i cittadini quando gela la politica? Dove vanno quando si sentono tempestati di decisioni che vengono da mittenti che sono dietro la politica (interessi particolari) e cadono, come bombe a grappolo dentro la loro vita, cadono sui civili, come strani danni collaterali che nessuno spiega benché abbiano un’apparente dignità di decisioni di governo centrale o di governo locale?
Beppe Grillo ieri sera a Verona |
Ti interesserà notare che non solo in tutta l'area interessata, ma in tutta la zona, alta e bassa, vicina e lontana, di questo paese non si trova una sola persona (e non è mai stato esibito il nome di un solo cittadino) che abbia detto “sì” o “ma” o firmato qualcosa in favore del distruttivo impianto biomassa di cui stiamo parlando, e di cui nessuno (tranne l’imprenditore in cerca di profitto) ha bisogno. In migliaia hanno firmato “no”. Il rifiuto, che però nessuno, tranne il sindaco, ha mai ascoltato, è totale, netto, rabbioso, perché tutti conoscono il danno. Il Sindaco (Pd) circondato dai cittadini che affollano ogni volta a centinaia le sedute del Consiglio, ha scritto chiaro sul quotidiano regionale Il Tirreno la sua visione contraria. Proprio negli stessi giorni (29 marzo scorso) la Camera dei deputati aveva approvato una mozione a firma Bratti, Servodio, Mariani e molti altri deputati Pd, in cui si dice che “tra le criticità emerse nella diffusione delle bioenergia si sottolinea il conseguente incremento di mezzi pesanti e del relativo impatto ambientale (...) Occorre quindi che la governance delle regioni e delle province non permetta la concessione di autorizzazioni quando non sono presenti le corrette rassicurazioni per l'impatto ambientale (...) È auspicabile promuovere la realizzazione di impianti che siano compatibili con la salvaguardia delle produzioni agricole, specie quelle orientate alla qualità del prodotto (...) tenendo in adeguata considerazione l'impatto del traffico stradale sia per quanto riguarda le emissioni inquinanti e i problemi di congestione, sia per quanto riguarda l'inquinamento acustico”. Ma alle obiezioni competenti e rispettose di Nicola Caracciolo , presidente di Italia Nostra, e di Gianni Mattioli, docente di Fisica alla Sapienza e già ministro di Prodi, il Marras ha risposto con maleducato fastidio che “non sanno di che cosa parlano”.
E il progetto va avanti, schivando la politica, la legge, i cittadini, la mozione Pd appena approvata e il buon senso. Ora la domanda è questa: cosa credi che accadrebbe se Beppe Grillo decidesse nei prossimi giorni di incontrare i cittadini di Capalbio e di lasciargli dire ciò che finora non sono riusciti a dire a nessuno? E siamo sicuri che sia antipolitica riuscire finalmente a denunciare l'arbitrio del patto di ferro fra due sole persone-padrone, un presidente di Provincia, in apparenza Pd, e un potente imprenditore locale in cerca di profitto a danno e a spese di tutti (tutti) gli altri, agricoltori, abitanti, turisti, visitatori di un luogo noto in passato per la sua bellezza e non per il biogas? È una piccola storia che penso ti possa servire. In essa si vedono bene le cellule voraci degli interessi particolari che si mangiano ciò che resta della politica, mentre i cittadini assistono senza diritto e senza parola, mentre monta un’esasperazione sempre più difficile da controllare. Quando esplode, primo, domandarsi perché.
Furio Colombo - 29 aprile 2012 -
Fonte: Il Fatto Quotidiano Pdf
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