venerdì 23 novembre 2012

Il Paese che non ammette stupori (di Matteo Pucciarelli)


Certo che viviamo in un Paese strano. Perché da mesi tutti si domandano angosciati «ma com’è possibile? Il Movimento Cinque Stelle secondo partito, ma dove finiremo mai…» e nessuno riesce a darsi una risposta. Invece la risposta è – in parte – reperibile a pagina 12 di
Repubblica di oggi.

In pratica si evince che la nuova legge elettorale è nelle mani di indovinate chi? Roberto Calderoli. Ma chi, quello del Porcellum? Sì, proprio lui. Ma chi, quello che per anni e anni è stato tacciato di ogni amenità dal centrosinistra perché ci aveva tolto il “diritto di scegliere”?
Sì, proprio lui. Ma chi, quello irriso da anni da Casini, D’Alema, Bindi, Fassino, Storace, Pollyanna e Tiziano Ferro? Sì, proprio lui. Quello della famigerata porcata? Sì, proprio lui.

«In arrivo un nuovo lodo Calderoli», annota Repubblica. Poi nell’intervista di Annalisa Cuzzocrea sempre Calderoli – che statista, signori – faceva sapere di «essere esaurito», e va capito, costretto a rimediare alla sua precedente porcata con una porcata magari superiore, se possibile. Non è cosa da tutti, e del resto va apprezzato il coraggio e la follia di chi affida le proprie cure al dottor morte di turno.

Ecco, Beppe Grillo che medita di mandarli a quel paese tutti quanti ha il venti per cento secondo i sondaggi, ma dobbiamo stupirci che non sia arrivato al novanta per cento. Una classe politica che per anni grida all’attentato alla democrazia operato da Calderoli e poi si affida sempre a Calderoli per rimediare all’errore si commenta da sola. Merita di essere punita dagli elettori? Forse. Merita di esser spazzata via dagli elettori? Sicuramente.

Matteo Pucciarelli - 21 novembre 2012 -
MicroMega
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