mercoledì 31 ottobre 2012

Quelli che per Halloween non fanno festa


Un sindaco vieta di mascherarsi da mostri, un parroco propone di mascherarsi da santi patroni, fino alle ronde per salvare i gatti neri.

Halloween non è ancora stata digerita come una tradizione oramai sedimentata nelle nostre abitudini. Nei confronti dei festeggiamenti, come ogni anno, non mancano le prese di
distanza e le dissociazioni aperte. Un sindaco ha addirittura pensato di firmare un’ordinanza che impedirà ai suoi cittadini ogni forma di mascheratura per la festa di zombies e lupi mannari. E’ Vito Siciliano, primo cittadino di Binetto, cittadina a venti chilometri da Bari, che ha deciso di vietare il mascheramento per le strade del suo Comune, la ragione ufficiale è che il provvedimento sia necessario per evitare che si ripetano gli atti di vandalismo dell’anno precedente, quando dei teppisti mascherati avrebbero danneggiato strutture pubbliche e private.

A Binetto ci si potrà mascherare in feste private, ma non sarà consentito girare per strada con il volto irriconoscibile. Nemmeno denti da vampiro o trucco da zombie saranno consentiti agli adulti, fermo restando che i bambini potranno comunque girare mostrtificati, come nella migliore tradizione del giro porta a porta del “dolcetto o scherzetto”. Non è il solo caso di contromisure che scatteranno la notte del 31 ottobre, si mobiliteranno anche trecento volontari in tutta Italia, che vigileranno la notte di Halloween per proteggere i gatti neri. Sono quelli dell’Aidaa, associazione italiana difesa animali ed ambiente, chiamati a raccolta e organizzati in ronde di vigilanti per evitare che qualche estremista, nella notte delle streghe, arrivi a tentare sevizie dell’animale tradizionalmente legato al sacrificio satanico.

Il presidente dell’Associazione Lorenzo Croce ci tiene a specificare che non si tratta di un’ azione violenta, ma è preoccupato del fatto che con il pretesto di Halloween qualcuno possa approfittare per mettere in pratica antiche e detestabili pratiche negromantiche, rituali foschi che spesso vedevano l’incolpevole felino come vittima. Gli associati alla crociata salva gatti raccomandano a chi avesse un gatto nero, o anche bianco, di tenerlo sottochiave in casa, almeno per la notte del 31 ottobre.

Anche un parroco della chiesa di Campagna, in località Santa Maria La Nova in provincia di Salerno, si è organizzato per una sua personale battaglia agli appassionati di Halloween che disturberebbero la tradizionale liturgia della festa d’Ognissanti. Il sacerdote si è inventato una festa alternativa in cui comunque sia consentito il travestimento, purché il dress code sia riferito al santo corrispondente al proprio nome di battesimo. Questo dovrebbe nella sua intenzione riportare la festa nei binari dell’ortodossia evitando pericolose derive che potrebbero sfociare nell’eccessiva promiscuità sessuale.

Nei giorni passati ha distribuito una documentata rassegna sull’iconografia tradizionale dei vari santi protettori dei suoi fedelissimi, che potranno riprodurli compresi accessori e strumenti del martirio. Naturalmente se il santo è rappresentato, come S. Lorenzo, con una graticola in mano, questa farà parte del costume. Come per esempio chi si vestirà da S. Antonio Abate potrà portare al seguito un porcellino, anche il parroco per coerenza alla tradizione di S. Marcello Papa, per un giorno indosserà la tiara e si vestirà anche lui da Papa.

Gianluca Nicoletti - 31 ottobre 2012 -
lastampa.it

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