lunedì 17 settembre 2012

Fanatismo monoteista (di Piergiorgio Odifreddi)


Un egiziano cristiano di nome Morris Sadek ha messo in rete lo spezzone di un film, girato da un ebreo israeliano di nome Sam Bacile, intitolato L’innocenza dei musulmani, nel quale si mostra Maometto che ficca la testa fra le gambe di una donna. Naturalmente, i cento
donatori ebrei che hanno finanziato con cinque milioni di dollari l’arguta opera, e il pastore cristiano Terry Jones della Florida (noto per accendere falò con il Corano) che l’ha presentata, volevano provocare. Ci sono riusciti, ed è scappato il morto: per ironia della sorte, l’ambasciatore statunitense in Libia, liberata da una guerra iniziata con i bombardamenti di Obama.

E’ l’ennesimo episodio del fanatismo religioso mediorientale, nell’esplosiva miscela ebreo-cristiano-musulmana sintetizzata dai seguaci dei famosi Tre impostori di un omonimo libro di qualche secolo fa: Mosè, Gesù e Maometto. Completamente fantastico il primo, semimitico il secondo e realmente esistito il terzo, ma tutti accomunati, nelle finzioni agiografiche della Bibbia e del Corano, dalla pretesa di conoscere da ignoranti la verità, e di volerla imporre alle rispettive concorrenze, ciascuna contro le altre armata.

Gli ebrei, i cristiani e i musulmani si divertono molto a svillaneggiarsi a vicenda, e altrettanto molto si infuriano quando invece vengono svillaneggiati. E non può che essere così, quando ciascuno crede in quello che definisce “l’unico vero Dio”, e considera conseguentemente falso il Dio degli altri. L’idra a tre teste, poi, non è per nulla confinata alla “dannata Terra Santa” del Medioriente: ha da secoli invaso il mondo intero, compreso quello che si considera “civilizzato”. In particolare, Sadek, Bacile e Jones vivono tutti negli Stati Uniti.

Persino a Parigi, qualche anno fa, sono successi tumulti analoghi a quello di Bengasi, quando uscì il film L’ultima tentazione di Cristo, che gli faceva fare con le donne le stesse cose che L’innocenza dei musulmani fa fare a Maometto: ovviamente, con gli stessi risultati, divertenti per gli uni e infurianti per gli altri. Bacile dice che “l’Islam è un tumore”, ma questa è solo una mezza verità: anzi, un terzo di verità, perché sono tumori anche l’ebraismo e il cristianesimo. La verità intera è che il tumore è il monoteismo, e urge una terapia radicale per sbarazzarsene dovunque: in Medioriente, ma anche, e per noi soprattutto, in Occidente.

Piergiorgio Odifreddi - 12 settembre 2012 -
Il non-senso della vita
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