martedì 5 giugno 2012

Di Pietro: “Si sono arroccati hanno paura”

.
La spina, lui, non l'ha mai nemmeno infilata: del governo Monti non ne vuole sapere fin dall'inizio. Così, ora che negli “amici” del Pd gli scricchiolii si fanno più evidenti, Antonio Di Pietro non può che brindare.


Di Pietro, ha sentito che ha detto Stefano Fassina: basta sostenere questo governo, votiamo a ottobre.
È un gesto di responsabilità da parte di una persona che non vuole nascondere la verità sotto il tappeto. È quello che diciamo da tempo: c'è bisogno di un governo politico, eletto dai cittadini sulla base di impegni, non di un governo ragionieristico che si occupa solo di far quadrare i conti senza nemmeno guardare a chi li fa pagare.
La crisi la stanno pagando i soliti. Che poi, tra parentesi, sarebbero anche gli elettori del Pd.
Spiace vedere tra i democratici queste divisioni. Ma il motivo per cui si sono arroccati sul governo Monti è molto semplice.
Si spieghi meglio.
Non sanno come risolvere la questione della legge elettorale. Hanno paura degli elementi spuri, quelli che non sono adeguati al sistema...
Voi?
Noi, Grillo...la loro preoccupazione è tenerci fuori
Non dovrebbero fare paura al più grande partito del centrosinistra.
Il Pd non ha il coraggio di affrontare l'appuntamento elettorale perchè non sanno con chi mettersi.
Quindi?
Quindi preferiscono prendere tempo caricando sul governo tecnico la loro mancanza di assunzione di responsabilità.
La foto di Vasto è definitivamente archiviata?
Noi abbiamo tentato in tutti i modi di rilanciarla, ma a tutt'oggi riceviamo solo atti di denigrazione, di sufficienza, di respingimento. E poi c’è un problema di contenuti.
Tutti quei sì al governo Monti...
Diciamo che, ancora in queste ore, stanno votando alcune riforme che contraddicono la foto di Vasto (dall’articolo 18 al finanziamento ai partiti): è il Pd che si sta allontando da quell’immagine...
Dunque, basta così?
Noi abbiamo la nostra dignità e la dobbiamo mantenere innanzitutto per i nostri elettori. Non possiamo stare ad aspettare il signor Tentenna.
Con chi parlate allora?
Noi siamo gli unici a non vedere in Grillo un antagonista, ma un movimento con cui lavorare insieme.
Eppure lei lo ha criticato: ha detto che la sua era solo protesta, senza proposta..
Mi lasci dire una cosa: in questo Paese già solo il ricambio della classe dirigente è una proposta, è una rivoluzione.
Vi piacerebbe allearvi ai Cinque Stelle?
Loro hanno deciso di presentarsi sempre da soli, lo rispetto. Noi abbiamo deciso che di andare all'appuntamento elettorale, qualunque sia la legge, con una forte istanza di rinnovamento della classe politica.
I grillini, le liste civiche...dica la verità, Di Pietro: si sente vecchio?
Queste nuove energie ci spronano e ci invogliano a rivoluzionare anche i nostri sistemi di reclutamento. Noi usiamo la Rete e pensiamo di usarla anche per le primarie, abbiamo detto che rinunciamo al finanziamento pubblico...E poi ci venga riconosciuto che l’Italia dei Valori già dieci anni fa, per prima, lanciava la lista civica nazionale. Ora ne arrivano altre: qualcuno dirà che perdo qualche voto anch’io. Ma io ci credo: l’unione fa la forza.

Paola Zanca - 05 giugno 2012 -
Fonte: Il Fatto Quotidiano Pdf
.

0 commenti:

Posta un commento